Il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, accompagnato dal vice-presidente dei Deputati Idv alla Camera, Fabio Evangelisti, assieme ai 5 nuovi consiglieri regionali e agli assessori Scaletti e Marson, lunedì 17 maggio sarà in Toscana per sostenere la raccolta delle firme sui tre referendum: contro la privatizzazione delle risorse idriche ed il ritorno al nucleare e per l’abolizione della legge sul legittimo impedimento. La campagna referendaria, promossa da Italia dei Valori è partita il primo maggio e si concluderà il 20 luglio.
Per essere certi del risultato serviranno almeno 800.000 firme. Lunedì 17 maggio la raccolta delle firme in Toscana si concentrerà sulle due manifestazioni a cui parteciperà Antonio Di Pietro, a Firenze (ore 17 – Piazza della Repubblica) e Siena (ore 19 - Piazza Salimbeni). Gli obiettivi dell’iniziativa saranno illustrati dal presidente di Italia dei Valori in un incontro con i giornalisti a Firenze (Caffé delle ‘Giubbe Rosse’ – Piazza della Repubblica alle ore 17:15). “Qui non c’è nessuna preclusione ideologica, sono temi sia in difesa di interessi diretti dei cittadini, che per far lavorare meglio questo Parlamento, nato da una legge elettorale-truffa che non sta svolgendo correttamente i compiti di confronto e trasparenza.
I tre quesiti referendari – sottolinea Fabio Evangelisti - vanno firmati assieme in quanto - sotto diversi aspetti - sono tre strumenti che difendono il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini”. In questi primi giorni, in Italia, sono stati organizzati oltre 2.000 punti per la raccolta delle firme ed è stato lanciato, tramite il sito internet www.3referendum.it il concorso multiartistico ‘3refContest’, che invita i cittadini tra i 16 e 36 anni ad inviare un elaborato creativo (per le sezioni racconto, canzone, video ed sms) sui tre temi: acqua, nucleare e giustizia.
Ai vincitori delle sezioni andranno in premio 4 iPhone. “I quesiti referendari – insiste Fabio Evangelisti - toccano la vita quotidiana di tutti noi. L’acqua è un bene pubblico primario della collettività e non può essere privatizzato in nome del profitto di pochi. La costruzione di 4 centrali nucleari, così com’è stata pensata, è una vera truffa ai danni dei contribuenti: il nucleare sicuro ancora non esiste e pagheremo ai francesi una tecnologia già vecchia; non c’è un piano su dove stoccare le scorie radioattive e si dovrà provvedere successivamente alla decisione con altre spese a carico dello Stato; l’uranio verrà comprato all’estero a prezzi sempre più alti; le centrali verranno costruite con contributi statali che invece potrebbero essere immediatamente destinati alle energie rinnovabili ed ad abbassare il costo delle bollette per famiglie ed imprese.
Il legittimo impedimento favorisce la diseguaglianza degli italiani davanti alla legge, coprendo i reati di chi sta al potere. E’ bene che la Toscana faccia sentire la propria voce con tantissime firme in calce ai nostri tre referendum”.