“Rossi a valanga”. E' questo il titolo di apertura del fascicolo fiorentino de l'Unità che nel 'punto' interno spiega: “Una vittoria importante. Un risultato che fa sorridere. Per Enrico Rossi si spalancano le porte della Toscana e con esse oneri ed onori. Al neopresidente spetta il compito importante di traghettare la regione fuori dalla crisi e riportarla verso una nuova stagione di sviluppo. Al tempo stesso, però, il dato politico dell'affluenza alle urne deve far riflettere.
L'astensionismo, che in questa tornata elettorale ha sfiorato vette impensabili fino a poco tempo fa per la nostra regione, è un dato da non sottovalutare. Forse mancano le preferenze come dicono alcuni. Ma le astensioni sono alte anche dove si è votato con le preferenze. Forse allora c'è il rifiuto di una politica che col berlusconismo è brava a promettere e assai meno a risolvere i problemi delle persone”. Ed Osvaldo Sabato, nel pezzo dedicato al centrodestra e a Monica Faenzi, mette in risalto possibili malumori: “Un'altra spina nel fianco del Pdl toscano (dopo la Lega Nord; ndr) sarà sicuramente anche quella della cosiddettaa fronda anti Verdini che tornerà ad alimentare il maldipancia di chi è stato escluso dalle liste regionali ipotizzando una vera e propria resa dei conti con il coordinatore nazionale del partito indagato dalla Procura di Firenze nell'inchiesta sugli appalti del G8”. Sul Corriere Fiorentino, sopra la foto del 'passaggio di cravatta' fra Martini e Rossi, il titolo recita: “Rossi vince tra le astensioni, volano Lega e Idv”. Poi, nelle pagine interne, “si prepara una stagione di cambiamenti per Palazzo Vecchio, in cui rimane vuota la poltrona di assessore all'ambiente, occupata da Cristina Scaletti (Idv) che ha già le valige pronte per entrare in Regione e verrà sostituita.
Senza però che ci sia nessun legame 'politico' con le elezionii regionali, giura il sindaco Renzi: 'In giunta ci stanno i collaboratori del sindaco, per cui non c'è alcun legame tra il risultato dell'Idv, di Sinistra e libertà, di Federazione della sinistra, e la giunta di Palazzo Vecchio”. “Hanno vinto Lega, Idv e non voto” spiega il quotidiano storico di Firenze, La Nazione. E nel commento di Marcello Mancini, in chiave fiorentina, si legge: “A ben vedere però, il PD ha perso in numeri assoluti un pezzo di bottino conquistato un anno fa sul ascia di Matteo Renzi, forse penalizzato proprio dall'astensionismo.
Il voto nervoso che ha imbottito l'Idv proviene in parte dai democratici, quanto soprattutto dalla sinistra radicale che comprendeva il fronte di Perunaltracittà di Ornella De Zordo. Il Pdl potrebbe aver pagato qualcosa al successo della Lega e dovrà analizzare se si tratta di una migrazione politica piuttosto che un premio alla maggior aggressività dimostrata dal neobossiano Mario Razzanelli. In chiave amministrativa vediamo se Renzi avrà voglia di ascoltare la più robusta presenza dell'Idv, oppure ignorerà la novità che gli viene dalla consultazione”. “Rossi batte Faenzi, governerà la Toscana” apre la Repubblica Firenze.
Ma, nelle previsioni di formazione del parlamentino regionale (pagina IX) ecco l'amara constatazione: “Un parlamento così poco rosa”. “Dieci donne e quarantacinque uomini. Ecco i volti dei consiglieri regionali appena eletti: 55 in tutto, dieci in meno rispetto al passato. Bassa la percentuale femminile: appena il 18 per cento dei nuovi consiglieri sono donne, contro il 23 per cento del 2005, quando erano 15 su un totale di 65, poi diventate 17 (dunque 26 per cento)”.