Lo avevano auspicato e richiesto anche direttamente al sindaco Renzi nel recente incontro del 17 marzo scorso quelli del Comitato Ex Panificio Militare. Così il Comune non ha chiesto ulteriori rinvii e si è andati a sentenza. Il Consiglio di Stato ha dato torto alla Baldassini Tognozzi Pontello. Dunque il vincolo a destinazione pubblica è tuttora vigente, la proprietà privata non può intervenire con semplici Dichiarazioni Inizio Attività ma solo con un Piano di recupero approvato dal Comune, il quale è il solo che può decidere se e quanto può realizzare il privato. Peraltro la sentenza riguarda non solo l'Ex Panificio ma anche le altre zone che si trovano in situazioni simili (un esempio: l'Ex Manifattura Tabacchi). "Finalmente sgombrato il campo dai presunti rischi di deregulation di una paventata sentenza avversa -festeggiano dal Comitato di Via Mariti- finalmente finita una telenovela iniziata con le DIA nel lontano maggio 2007, ora si potrà procedere senza scuse ad una chiara pianificazione della destinazione della zona, tenendo presenti le oggettive criticità del contesto urbano in cui ci troviamo e dei bisogni espressi dai residenti in così tante occasioni". “Questo verdetto è la conferma della correttezza delle battaglie condotte dai tanti singoli cittadini, ai gruppi e ai soggetti politici che hanno combattuto negli ultimi anni per la difesa dell’area dell’ex-Panificio Militare dall’attacco del cemento voluto dai privati, che proponevano oltre 13.000 metri quadrati di case, di attività commerciali e di parcheggi.
– afferma il Consigliere comunale Grassi – Negli anni, mentre la discussione sull’area procedeva, l’ex-panificio militare è divenuta un simbolo per l’intera Città e per tutti coloro che si sono opposti all’eccessiva cementificazione del territorio comunale e del consumo del suolo fiorentino.” “La sentenza respinge in toto l’appello dei privati che avevano chiesto di far avviare i lavori con delle sole DIA (Dichiarazioni d’Inizio Attività): una sentenza che non vale solo per l’area in questione ma è valida per tutte le aree dismesse di Firenze.” “Oggi viene politicamente spazzato via l’accordo procedimentale, contraddistinto dal via libera a quote consistenti di cemento, proposto dal Sindaco Renzi, alla proprietà Rubens Immobiliare: adesso speriamo che si decida di sottoporre all’interno del percorso del Piano Strutturale un piano di recupero, nel quale abbiano una risposta positiva le richieste dei residenti di spazi verdi, di vuoti che sappiano sollevare il carico urbanistico e trasportistico della zona in cui è inserita.” “Auspichiamo – conclude il Consigliere - che già oggi nel dibattito in Consiglio Comunale sulle linee guida del Piano Strutturale l’Amministrazione Comunale faccia tesoro della odierna sentenza del Consiglio di Stato, e rilanci e potenzi il potere di pianificazione territoriale in mano all’Ente comunale e al suo organo consiliare.”