“Nel mezzo del cammin” è uno spettacolo giovane e per i giovani (ma attenzione: non solo i giovani di oggi ma anche quelli di ieri…) dove Dante è un artista trentenne in crisi (“nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura”), dedito a droga ed alcol, che trova il suo Virgilio non in un poeta della letteratura classica ma in un cantante di musica leggera. Inizieranno insieme un viaggio psichedelico negli inferi, un viaggio iniziatico per esorcizzare le paure e il male che un giovane può provare e temere.
Le stazioni di questo viaggio sono la passione amorosa (Paolo e Francesca), la tentazione del suicidio (Pier delle Vigne), la diversità (Brunetto Latini), il malaffare (Gianni Schicchi), la crudeltà (Il Conte Ugolino), l’incognito (Ulisse). Alla fine di questo percorso nell’inferno dello “smarrimento”, la conoscenza di sé e del mondo si apre alla scienza, indicata come la strada maestra per uscire “a riveder le stelle”. Lo spettacolo nasce dall’idea dell’universalità dei classici, dalla consapevolezza della capacità che hanno i classici di attraversare epoche e culture e riuscire a parlare, a distanza di tanti anni, alla sensibilità ed ai cuori dei contemporanei.
La vera cultura è sempre stata un mix di tradizione e contemporaneità. La vera cultura è sempre stata contaminazione, dialogo, scambio e dono. Ecco: i classici sono un dono, un regalo che la storia ci fa e di cui noi dobbiamo saper approfittare con gratitudine. Lo spettacolo si terrà al Teatro di Rifredi da giovedì 25 a sabato 27 marzo (ore 21) prezzi: intero 14 euro - ridotto 12 euro. Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19.