Nel caos delle iscrizioni al primo anno delle scuole superiori, la Regione offre una sponda ai ragazzi e alle ragazze costretti a scegliere in uno scenario ancora in movimento e a scuole ed enti locali impegnati nella programmazione scolastica. Lo fa con un atto formale destinato a “sanare” il vuoto giuridico nel quale si stanno svolgendo le iscrizioni. Bisogna ricordare infatti che, a poco più di dieci giorni dalla scadenza, i decreti preannunciati dal governo non sono stati pubblicati e quindi non sono ancora legge.
Per rispondere ai disagi delle famiglie e delle istituzioni scolastiche la giunta, su proposta dell'assessore all'istruzione, formazione e lavoro, ha approvato una delibera, articolata in cinque punti, riportati in una lettera inviata oggi a tutti i dirigenti scolastici toscani. Che sottolinea la situazione “paradossale" che vede, in queste ore, ragazzi e ragazze iscriversi a “istituti virtuali”, scegliendo fra opzioni giuridicamente inesistenti. Obiettivo: limitare il danno rispetto alla confusone che si sta determinando, testimoniata dalle decine di richieste di chiarimenti che arrivano quotidianamente anche negli uffici della Regione e che conferma quanto fosse sensata la richiesta fatta dalla Regione di rinviare di un anno l'entrata in vigore della riforma. Ricorso alla Consulta Nella lettera l'assessore sottolinea il senso di responsabilità che ha ispirato la Regione di fronte a questa situazione e informa che la giunta verificherà la possibilità di fare ricorso alla Corte costituzionale a tutela delle sue competenze nella programmazione scolastica.
Ma ecco i punti fermi della delibera. La programmazione per il prossimo anno è stata fatta come previsto dalla legge regionale. Il piano di dimensionamento è stato approvato con delibera nel gennaio 2010. Da quel piano, fatto sulla base della normativa ad oggi vigente, non ci si può discostare, almeno per il prossimo anno. In attesa di nuove regole sono queste le uniche regole cui è possibile attenersi. La Regione la sua programmazione l'ha fatta, nei tempi e nei modi prescritti. In assenza dei nuovi regolamenti, ogni diverso percorso di programmazione sarebbe illegittimo.
Per questo l'indicazione è quella di limitarsi, per il prossimo anno scolastico - ovviamente dopo l'entrata in vigore dei regolamenti - a una pedissequa trasposizione delle tabelle di confluenza che il ministero ha reso note sia pure in forma non ufficiale. Unica deroga a questa indicazione, la creazione di licei musicali a Siena, Firenze e Livorno, da aggiungere a quelli già certi a Lucca ed Arezzo. Orario flessibile La Regione ricorda alle scuole che, in questa fase di passaggio, possono ricorrere alla facoltà, prevista dalla legge, di determinare in autonomia il 20% del monte orario annuale.
A questo strumento potrebbero attingere quelle scuole che intendono richiedere per l'anno scolastico successivo, eventuali nuovi indirizzi. Risorse aggiuntive da parte della Regione saranno destinate al sostegno scolastico degli studenti che si iscrivono quest'anno al primo anno e che vorranno, eventualmente, transitare nei nuovi indirizzi che saranno creati a partire dall'anno successivo. Il 2011-2012 Il processo che porterà alla programmazione della rete scolastica per l'anno 2011-2012 partirà a settembre: è in questa fase che potranno essere valutate ipotesi di nuovi indirizzi, sempre tenendo conto delle necessità del territorio e di evitare sovrapposizioni.
di Barbara Cremoncini