Ad aprire la stagione dei premi letterari del 2010 è, come da tradizione, il Premio Bancarella, che ha presentato oggi i sei i libri vincitori del Premio Selezione Bancarella, tra i quali il 18 luglio 2010 a Pontremoli verrà scelto il vincitore della 58ma edizione del Premio Bancarella. "Il giudice meschino" di Mimmo Gangemi (Einaudi), "Olive Kitteridge" di Elizabeth Strout (Fazi), "S.O.S.
Amore" di Federica Bosco (Newton Compton), "La scatola dei calzini perduti" di Vauro Senesi (Piemme), "L’assassino qualcosa lascia" di Rosa Mogliasso (Salani) e "Confessione" di Bill James (Sellerio), sono stati selezionati tra i volumi pubblicati in Italia nello scorso anno, per aver conseguito secondo il giudizio dei librai, interpreti attenti e sensibili del gusto del pubblico di lettori, un chiaro successo di merito e di vendita. Dal giallo al romanzo psicologico, dalle storie di dolore quotidiano ai problemi della guerra e dell’immigrazione, dalla lotta all’ndrangheta a al peso di un delitto, lo spettro letterario presentato dai finalisti di questa edizione è quanto mai ampio e indicativo delle preferenze dei lettori. Alla presentazione erano presenti Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Giuseppe Benelli, Presidente della Fondazione Città del Libro di Pontremoli, e Donato Carrisi, vincitore del Premio Bancarella 2009 con "Il Suggeritore", volume che anche grazie alla conquista di questo premio ha ottenuto un grande successo di vendita. La nascita del Premio Bancarella è dovuta alla tradizione dei Librai Pontremolesi, fenomeno particolare e unico in Italia.
Dall’alta Lunigiana, terra di grande emigrazione, dai paesi di Montereggio, Mulazzo, Filattiera, sono partite generazioni e generazioni di librai ambulanti. Nel tempo, per ovviare ai tanti inconvenienti della vendita all’aperto, i librai lunigianesi si affidarono ai banchi stabili come punti di vendita nei luoghi più centrali delle città. Così, molte delle librerie del nord e centro Italia sono state aperte e, in parte, sono ancora gestite dai Pontremolesi che sono emigrati. Proprio dalla consapevolezza dell’importanza del fenomeno ha origine, nell’agosto del 1952, il primo raduno dei Librai Pontremolesi, a cui parteciparono scrittori, editori e uomini politici, come il ministro Giovanni Gronchi e l’editore Valentino Bompiani, e dove si decise di dare vita al Premio Bancarella, gestito esclusivamente dai librai.
Nel 1953 si è assegnato il primo Bancarella a Ernest Hemingway con "Il vecchio e il mare", anticipando per la prima volta il Nobel; le altre due volte saranno Pasternak, con "Il dottor Zivago", e Singer, con "La famiglia Moscat". Il premio ha visto crescere il numero degli elettori, per estendere alle librerie di tutto il territorio nazionale la scelta del volume vincitore, ma non ha mutato la sua natura: è un premio che vuole essere popolare, che riguarda il libraio, importante tramite tra il lettore e lo scrittore.
Il Bancarella si presenta come unico nel panorama dei premi letterari, poiché la giuria è costituita da chi fa il mercato: “Conta la “merce libro” non disgiunta dal suo valore letterario, una merce che ha un valido mercato, che poggia sulla fiducia reciproca che si è instaurata tra i lettori e i librai” spiega Giuseppe Benelli, Presidente della Fondazione Città del Libro, che organizza il Premio Bancarella. Il Collegio degli Elettori, composto da non più di 200 tra librai italiani, invierà in busta chiusa la propria preferenza tra i sei libri selezionati.
Il pubblico, in una vera e propria festa popolare nella Piazza della Repubblica di Pontremoli la sera del 18 luglio alle 21, seguirà in diretta lo spoglio dei voti da parte del notaio. Un momento che coinvolge tutta la città, visitatori e appassionati di libri, che si ritrovano al calar del sole in piazza, a curiosare tra le bancarelle dei librai, seduti in platea o affacciati alle finestre, per aspettare la proclamazione del vincitore.