Nella tarda serata di ieri, nel settecentesco Teatro della Rosa a Pontremoli, Andrea Stella è stato proclamato vincitore del 44° Premio Bancarella Sport, al termine dello spoglio pubblico delle schede inviate al notaio dalla giuria, formata da personalità del mondo della cultura, dello sport e del giornalismo, panathleti, librai e bancarellai di tutta Italia.
“Due ruote sull’Oceano”, edito da Longanesi, ha vinto con 45 voti su 110 schede pervenute, superando gli altri quattro libri finalisti: “Italia provincia del Giro” di Gian Luca Favetto (Mondatori), “L’allenatore errante” di Leoncarlo Settimelli (Zona Editore), “Il primo gol” di Piero Mei (Sperling & Kupfer), “Zoo” di Gianni Clerici (Rizzoli) e “L’ultimo volo dell’Angelo biondo” di Andrea Bacci (Limina).
La serata, presentata da Paolo Liguori, è stata animata dal salotto del Bancarella Sport, che ha visto la partecipazione della madrina del premio Josepha Idem, campionessa olimpica e mondiale di canoa, di Paola Piola, figlia del grande Silvio, di Susanna Egri, figlia di Ernest Erbestein, l’allenatore dei cinque scudetti del Torino morto a Superga, di Massimo Giovannelli, già capitano della nazionale italiana di rugby e degli autori dei libri vincitori del Premio selezione Bancarella e dei libri segnalati.
La premiazione è stata il culmine di una tre giorni di cultura e sport organizzata con successo dalla Fondazione Città del Libro, che, in collaborazione con il Panathlon International, dal 1964 organizza annualmente il premio letterario Bancarella Sport.
“Due ruote sull’Oceano” è un racconto autobiografico: Andrea Stella ha ventiquattro anni e un futuro roseo davanti a sé quando, nell’estate del 2000, arriva a Miami. Ma quella che doveva essere una vacanza prima si trasforma invece in un tragico appuntamento col destino.
Una sera, in una strada privata di Fort Lauderdale, rimane vittima di un’inspiegabile aggressione a colpi d’arma da fuoco. Dopo tre mesi passati fra la vita e la morte, arriva la diagnosi dei medici: paraplegia agli arti inferiori. Stella racconta con lucidità e ironia i momenti terribili seguiti all’incidente, ma anche l’inizio della rinascita grazie alla medicina alternativa e a nuove esperienze spirituali, i viaggi intorno al mondo, la ricerca di un difficile equilibrio interiore, la voglia di affrontare nuove sfide.
Prima fra tutte, la costruzione de Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo per disabili. Forte della ritrovata capacità di lottare, Andrea diventa portavoce di un’attenta campagna di sensibilizzazione verso il problema delle barriere architettoniche e della disabilità. Fino alla grande avventura, narrata come un diario di bordo, del ritorno di Andrea a Miami attraverso l’Atlantico, sulla sua barca.