Dieta anti-smog con i prodotti della terra a chilometro zero

Coldiretti Toscana, oggi in piazza della Repubblica a Firenze per la giornata 'no auto', ha promosso le produzioni locali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2010 18:45
Dieta anti-smog con i prodotti della terra a chilometro zero

Una zuppa di verdura? Se per prepararla si usano cavolo nero, bietola, porri e zucca gialla, prodotti coltivati e venduti dai produttori locali si farà un favore anche all’ambiente. Gli ortaggi, oltre ad essere freschi e più gustosi, perché colti da poco, arrivano in cucina bruciando pochissimo combustibile, con un’emissione di CO2 in atmosfera assolutamente trascurabile. Ma se pensiamo di preparare la stessa zuppa con cavolini di Bruxelles e carote provenienti dall’Olanda, asparagi messicani, fagiolini e peperoncini dolci provenienti dall’Egitto, allora, le cose cambiano: i chilometri percorsi sono migliaia, il consumo di petrolio sale, insieme all’inevitabile produzione di anidride carbonica.

Le quantità di veleni immessi in atmosfera dai prodotti provenienti da lontano è stata misurata da Coldiretti e messa in mostra in occasione di "Cambiamo l’aria", la manifestazione, organizzata in collaborazione con Anci, l’Associazione nazionale dei comuni, per arginare lo smog che soffoca le nostre città. A Firenze, in piazza della Repubblica, i cittadini hanno potuto toccare con mano la differenza: da un lato i prodotti a chilometri zero, verdure e frutti puliti, acquistati dai coltivatori che partecipano al Mercato di Campagna Amica di Scandicci e che per arrivare dal produttore al consumatore non hanno percorso più di 10 chilometri; dall’altro una carrellata di prodotti che, per approdare sulle nostre tavole, hanno subito un lungo trasporto a bordo di aerei, navi e camion. “Mediamente ogni pasto percorre quasi duemila chilometri su mezzi inquinanti: un danno incalcolabile per l’ambiente, generato prima di tutto dai nuovi stili di vita, poco attenti alla stagionalità e dunque attratti dalle primizie, che, in realtà, arrivano da paesi esotici.

In questa stagione sui banchi del supermercato si trovano gli asparagi che vengono dal Perù, i fagiolini che arrivano dal Marocco, le more che sono coltivate in Guatemala. Sono prodotti da inserire nella lista nera, se vogliamo contribuire anche con stili di vita responsabili a migliorare l’aria e a salvare l’ambiente e la nostra salute”, spiega il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli. In occasione della chiusura al traffico della città di Firenze, in piazza della Repubblica, l’organizzazione agricola ha lanciato la dieta antismog. Nel gazebo di Coldiretti Toscana, aperto dalle 10 alle 14:30, i consumatori hanno verificato, attraverso cartelli e informazioni, quanto uno stile di consumo corretto può contribuire a migliorare la qualità dell’aria, proprio come un uso attento e misurato dell’auto.

“Il consumo di prodotti fuori stagione, che provengono da migliaia di chilometri di distanza è una tendenza snob in forte ascesa che concorre a far lievitare i prezzi, superiori anche di dieci volte rispetto a quelli dei prodotti di stagione e made in Italy: una spesa che appare del tutto ingiustificata perché di solito porta in tavola prodotti poco gustosi e meno saporiti, perché raccolti a un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi interminabili, su mezzi inquinanti che liberano nell'aria gas ad effetto serra”, aggiunge ancora il presidente Marcelli. Secondo la Coldiretti consumando prodotti locali, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a mille chili di anidride carbonica l'anno.

E il gusto ci guadagna: lo hanno confermato i cittadini che, presso il gazebo di Coldiretti, hanno assaggiato la merenda toscana più tradizionale: pane e olio, ottima per il gusto e la salute e rispettosa per l’ambiente. Per portare fino in piazza della Repubblica gli ingredienti sono stati percorsi appena 20 chilometri e sono stati consumati non più di due litri di benzina.

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