Promuovere la responsabilità sociale d'impresa nel settore tessile e dell'abbigliamento attraverso un dialogo permanente con tutti i soggetti coinvolti e con l'obiettivo di migliorare il collegamento tra la realtà indiana e quella italiana, a partire dal mondo dell'imprenditoria. E' questo il senso del progetto per la realizzazione di un “Centro multistakeholder per la responsabilità sociale delle imprese”, finanziato dalla Regione Toscana (settori attività Internazionali e sviluppo economico) e coordinato da Mani Tese, del quale sono partner Provincia di Prato, Provincia di Arezzo, Istituzione Centro Nord-Sud, Water right foundation, Progetto sviluppo Cgil Toscana. Dei primi risultati del progetto si parlerà dopodomani, giovedì 25 febbraio a Prato, nel corso del seminario dal titolo RSI e filiere internazionali nel settore tessile: un filo teso fra Italia e India.
L'appuntamento è per le ore 14:45, presso lo spazio eventi della Camera di commercio di Prato, in via Rinaldesca 13. Il progetto, in particolare, si propone di migliorare le condizioni sociali e ambientali della comunità locale di Tirupur (stato del Tamil Nadu, India) a partire dal rispetto dei diritti fondamentali del lavoro nel settore tessile e attraverso il dialogo sociale con imprenditori, sindacati, organizzazioni delle società civile e le Istituzioni. Tutto questo richiede un impegno parallelo, in India e in Italia, dei partner del progetto e della Regione Toscana, con un continuo scambio di esperienze, contenuti e azioni.
Dal punto di vista operativo, l’iniziativa poggia su due componenti chiave, strettamente collegate tra loro. Una componente sul campo in India che, con la costituzione del Centro Multistakeholder ha il compito di promuovere il dialogo tra gli attori coi nvolti, effettuando valutazioni di impatto dell’attività delle imprese sul contesto locale, producendo documentazione al proposito. Questa prima componente punta a migliorare le condizioni sociali e ambientali della produzione tessile nella filiera.
Il Centro Multistakeholder realizzerà inoltre attività mirate per affrontare il problema dell’accesso alle risorse idriche locali, una delle questioni più urgenti collegate alla filiera in un’ottica di miglioramento generale delle condizioni sociali e ambientali locali. La seconda componente è quella di sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento in Italia, a partire dal mondo dell’imprenditoria. Il raggiungimento di un più alto livello di sensibilizzazione dell’imprenditoria indiana infatti, andrà di pari passo con le attività di formazione e sensibilizzazione che i partner italiani del progetto condurranno sul territorio toscano, a partire dal le aree di Firenze, Prato e Arezzo, sulle condizioni in cui avviene la produzione in India, identificando obiettivi comuni con la parte indiana rispetto al miglioramento delle condizioni di lavoro nella filiera e alla prevenzione del danno sociale e ambientale. Fondamentale in questa fase l’esperienza della Regione Toscana che, con il progetto Fabrica Ethica, mette in campo da anni azioni a sostegno della responsabilità sociale, a partire dal dialogo con i portatori di interesse riuniti nella Commissione Etica Regionale (CER).
Al seminario di giovedì Interverranno Camera di Commercio di Prato, Provincia di Prato, Regione Toscana, Mani Tese (coordinatore del progetto), rappresentanti della Commissione Etica Regionale; Monnalisa Spa, azienda aretina del comparto moda, presenterà la propria esperienza di internazionalizzazione responsabile; Rina, organismo di certificazione SA8000 che si focalizzerà sui processi di monitoragg io delle filiere internazionali. (bc)
