Le applicazioni pratiche della risonanza magnetica e della chimica inorganica, le differenze tra i sistemi di ricerca italiano e svizzero, la ‘fuga’ e il rientro dei cervelli. Questi alcuni dei temi al centro dell’incontro, oggi a Palazzo Vecchio, tra il premio Nobel per la chimica Kurt Wüthrich, l’assessore all’università e ricerca e il direttore del CERM, il Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche del Polo scientifico di Sesto Fiorentino, Ivano Bertini. Wüthrich è a Firenze per una visita al CERM dove terrà una lezione speciale agli studenti dedicata alla memoria del professor Luigi Sacconi, insigne chimico fiorentino.
A Palazzo Vecchio, accompagnato dall’assessore, dal professore Bertini, e dalla professoressa Lucia Banci della Facoltà di Chimica, il Nobel ha visitato il Salone dei Cinquecento e lo Studiolo di Francesco I, appassionato di chimica ed alchimia. Wüthrich ha ricordato i suoi esordi in Svizzera, a Berna, e da lì l’exploit della sua carriera che lo ha portato negli Stati Uniti e poi è culminata nel Nobel nel 2002. Attualmente Wüthrich si divide tra Zurigo e la California.
All’incontro con la stampa ha preso parte anche il capogruppo del gruppo Spini per Firenze, invitato dall’assessore per la sua attività di promozione degli stati generali della ricerca. (edl)