Aung San Suu Kyi è cittadina onoraria di Firenze. Il consiglio comunale ha votato oggi all'unanimità la delibera presentata dalla presidente della commssione pace Susanna Agostini. “Tra pochi giorni, il 18 dicembre, ricorre il 61mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Non ci può essere ricorrenza più adeguata per concedere la cittadinanza onoraria al premio Nobel per la pace a Aung San Suu Kyi, la leader birmana che ha dedicato una vita intera alla libertà del suo popolo.
Una libertà - ha detto Agostini presentando la delibera in consiglio comunale- che la Giunta militare le ha negato fin da quando, nel 1990, la sua Lega Nazionale per la democrazia ha vinto le elezioni – ha detto ancora Agostini –. Da allora, la leader birmana ha trascorso agli arresti domiciliari, 14 degli ultimi 20 anni. Nei mesi scorsi, con motivazioni pretestuose, le sono stati inflitti altri, ulteriori, 18 mesi di arresti domiciliari, per aver violato la legge sulla sicurezza. Il 19 novembre, all’unanimità, la commissione Pace ha votato la proposta di dare a Aung San Suu Kyi la cittadinanza onoraria, un riconoscimento a una “donna divenuta simbolo internazionale della difesa dei diritti umani e della libera espressione delle idee”.
“Nelle settimane scorse – ha aggiunto Agostini – il presidente Obama ha chiesto la liberazione, senza condizioni, di tutti i prigionieri politici, compresa Aung San Suu Kyi e anche altri Comuni nel nostro Paese, si stanno muovendo a difesa della leader birmana. Conferendo alla leader birmana la cittadinanza onoraria e accompagnandola con iniziative e convegni che sostengano la causa per la sua libertà, la nostra città ribadisce ilo suo ruolo di riferimento mondiale per la cultura della Pace, della solidarietà e del rispetto dei diritti.
Proprio nel rispetto del nostro storico ruolo, abbiamo il dovere di continuare a proporci come sostegno per tutti coloro che si battono per la libertà, anche per spostare in avanti la frontiera dei diritti, in quei Paesi che li negano. A Firenze, al consiglio comunale, guardano con trepidazione anche i cittadini birmani, che lontani dalla loro patria, si battono per la libertà di Aung San Suu Kyi. A seguito della proposta della cittadinanza onoraria, ha scritto alla commissione Pace il rappresentante dell’Euro-Burma Office di Bruxelles ha sottolineato Agostini –, sottolineando quanto viene ritenuta importante la nostra proposta, per dare nuovo slancio alla pressione dell’opinione pubblica europea per la libertà della leader birmana.
Le sue parole ci fanno capire, semmai ce ne fosse bisogno, ciò che rappresenta Firenze nel mondo, anche solo per la risonanza che ha avuto, nell’agosto scorso, la decisione di porre gigantografia della prigioniera politica, con la scritta ‘Freedom for Aung San Suu Kyi’, sulla facciata di Palazzo Vecchio”. “Il sostegno delle istituzioni del nostro paese, a fianco della lotta del popolo birmano – ha concluso Agostini – è davvero fondamentale per non lasciare sola la Aung. La trasversalità a questa scelta, che sempre in questi frangenti, ha caratterizzato questo consiglio comunale, rafforza il messaggio di vicinanza a chi lotta per la libertà”. (fd-lb)