"Altra mazzata al bilancio dell'Ateneo fiorentino. Nel decreto "milleproroghe" approdato al Senato per l'ultimo passaggio prima della conversione definitiva in legge c'è l'ennesimo provvedimento penalizzante verso l'università: viene eleminata la norma che ogni anno proroga gli "sconti" nei calcoli del rapporto fra la spesa del personale e le università". Lo rende noto Alberto Di Cintio, membro del CdA dell'Università di Firenze. "In altri termini per meglio chiarirne gli effetti, gli "sconti" hanno permesso di rientrare a quasi tutte le università italiane (a parte 4, Urbino, Siena, Napoli e Trieste) sotto la soglia del 90% del FFO destinato alle spese di personale, permettendo quindi di attivare, sia pur in modo parziale, nuove assunzioni.
Senza questa opportunità e visto il pesante taglio dello FFO il nostro Ateneo rischia di superare la fatidica cifra del 90%: nel calcolo del rapporto attuale fra spese di personale e finanziamento ordinario a Firenze registriamo un dato "puro" del 96.58%, che con lo "sconto" si attesta invece al 89,86%. In pratica non solo blocco dei concorsi per tutto il personale per il 2010 (già preventivato) e per il 2011, ma anche difficoltà serissima per la pianificazione concorsuale del prossimo triennno che dovrebbe essere attivata nelle prossima settimane.
Dovrebbe, appunto, ma con questi provvedimenti l'Università non può che pianificare il proprio funerale", termina Di Cintio.