Donne e lavoro, tre intese per le pari opportunità

La firma oggi a Palazzo Strozzi Sacrati con Unioncamere, Università, Anci. Il vicepresidente Gelli: "Condizioni importanti per realizzare la cittadinanza di genere".

Redazione Nove da Firenze
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20 gennaio 2010 19:16
Donne e lavoro, tre intese per le pari opportunità

Dall'orientamento per avviare un'impresa alla qualificazione professionale, dalla costruzione di una rete sulle opportunità di business alle iniziative per una migliore conciliazione dei tempi di vita di lavoro, fino alla formazione indirizzata alle donne nelle amministrazioni pubbliche toscane. Sono i progetti sperimentali che potranno partire grazie alle tre intese firmate oggi dalla Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, con Unioncamere Toscana, Università di Pisa e Anci nazionale.

"Intese che sono altrettanti passaggi significativi nell'impegno per la piena attuazione della nostra legge sulla cittadinanza di genere, una legge che non è fatta di enunciazioni di principi, ma prevede azioni concrete, nel campo per esempio del lavoro delle donne e della possibilità di conciliare il lavoro con i tempi di vita – sottolinea Gelli -. Tutto questo con la consapevolezza che con questa legge e con le intese che stiamo firmando in queste settimane stiamo consegnando alla prossima legislatura regionale tutti gli strumenti necessari per promuovere la cittadinanza di genere". In dettaglio questo il contenuto delle intese firmate.

Accordo con Unioncamere Toscana L'intesa permette di avviare un ampio programma di azioni per lo sviluppo dell'imprenditoria femminile cofinanziato da Regione (80 mila euro) e Unioncamere (96 mila). Saranno avviati percorsi di formazione avanzata per lo “start up” di imprese femminili, con azioni di “mentoring”, cioè di accompagnamento di un'imprenditrice esordiente da parte di un'imprenditrice affermata. Sarà promosso un servizio di orientamento e consulenza che permetterà di muoversi meglio tra procedure burocratiche e possibilità di incentivi e agevolazioni.

Sarà costruita una rete toscana per l'imprenditoria femminile che consentirà di condividere informazioni su opportunità di mercato e di creare occasioni di business, con la possibilità di sviluppare azioni di cooperazione anche sul terreno della conciliazione. "L’aumento del peso specifico femminile nel comparto imprenditoriale toscano osservato negli ultimi tempi - osserva Pierfrancesco Pacini, presidente di Unioncamere Toscana - risponde ad obiettive finalità di maggiore competitività del nostro sistema economico, ed è inquadrato nel fenomeno che più in generale testimonia un costante aumento della partecipazione delle donne nel mondo del lavoro.

Ciononostante, il contributo femminile resta ancora sottorappresentato all’interno della classe imprenditoriale regionale e nazionale, evidenziando la persistenza di un potenziale inespresso. E’ anche per tale motivo che le istituzioni, tra cui le Camere di Commercio e la stessa Unioncamere Toscana, insieme all a Regione Toscana, hanno realizzato in questi anni e proseguono nel realizzare iniziative, ed il protocollo odierno ne è una testimonianza, di assistenza alle imprese con azioni tese a favore la nascita, ma soprattutto il consolidamento delle imprese in rosa". Accordo con Università di Pisa L'intesa consente di avviare un percorso di alta formazione a carattere sperimentale per la valorizzazione delle differenze di genere nei contesti organizzativi delle aziende sia pubbliche che private.

L'Università di Pisa è il soggetto capofila del progetto che punta a favorire la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale e di formazione. L'attività di formazione si rivolge a uomini e donne responsabili della gestione delle risorse umane, nonché a rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria. "Il corso – spiega il professor Paolo Nello, direttore del dipartimento di scienze politiche e sociali dell'Università di Pisa – è aperto a 25 partecipanti, di cui tre rappresentanti sindacali e quattro delle associazioni di categoria, e si articolerà in lezioni frontali, laboratori, scambi comunicativi sulle buone prassi, lavori di gruppo interfasi, simulazione di contesto e di ruoli per attivare un processo di apprendimento, di acquisizione di consapevolezza e di capacità progettuali e operative".

Diviso in tre moduli, si terrà fra il 15 aprile e l’11 giugno 2010 nell’arco di cinque giornate, per 30 ore complessive, fra la Certosa di Pontignano (Università di Siena,) l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna, la Regione Toscana e l’Università di Firenze. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 10 marzo 2010 e saranno valutate dal comitato scientifico coordinato da Rita Banchieri e Anna Loretoni. "Al termine del corso – aggiunge il professore Paolo Nello - verrà rilasciato un attestato finale quale riconoscimento per la frequenza di un corso sperimentale di alta formazione". Accordo con Anci L'intesa consente di far partire un programma di formazione per le amministratrici pubbliche, puntando alla loro qualificazione.

L'attività sarà riservata a 40 donne elette e nominate nelle amministrazioni locali, con priorità alle amministratrici al primo mandato. "Negli ultimi vent’anni – spiega il segretario generale di Cittalia Fondazione Anci Ricerche, Pierciro Galeone - il panorama istituzionale e politico del nostro paese è stato investito da rilevanti trasformazioni. Tuttavia, un dato continua a persistere: l’esigua partecipazione delle donne nella sfera della decisione politica ed istituzionale.

E’ un paradosso, tanto più se si considera che l’opinione pubblica esprime, a più riprese, un atteggiamento favorevole all’obiettivo che più donne si occupino delle istituzioni locali. E’ una sfida democratica ineludibile: l’aumento della partecipazione femminile nelle istituzioni può infatti essere l’occasione per arricchire la gestione della “cosa pubblica” di un’esperienza diversa e inedita". Le giornate di studio ed approfondimento saranno dedicate alla comunicazione politico istituzionale nelle amministrazioni locali con due applicazioni specifiche sul welfare e la sicurezza. di Paolo Ciampi

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