“Dopo aver letto che il mio nome compariva per fatti marginali nell'inchiesta condotta dalla Procura di Firenze in merito agli appalti per le opere emergenziali affidate alla gestione della Protezione civile, e dopo aver saputo dai giornali che il mio telefono era stato intercettato indirettamente, per una serie di colloqui con gli indagati, uno dei quali, Riccardo Fusi, è un mio carissimo amico da molti anni, ho chiesto al mio avvocato di verificare i fatti presso la magistratura”. Lo comunica il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini in una nota. “In questo modo - spiega Verdini - ho appreso di essere stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di corruzione.
La vicenda che mi veniva contestata riguardava solo ed esclusivamente la segnalazione per la nomina di Fabio De Santis a Provveditore delle opere pubbliche per Toscana, Umbria e Marche. Ho quindi chiesto e ottenuto la disponibilità del Procuratore della Repubblica di Firenze ad essere ascoltato quanto prima, cosa che è avvenuta questo pomeriggio di fronte ai pubblici ministeri Giuseppina Mione e Giulio Monferini, titolari dell'inchiesta, ai quali ho fornito serenamente e con la massima trasparenza le informazioni richieste, illustrando le motivazioni del mio intervento come unicamente riconducibili al tentativo di risolvere il problema del danno erariale conseguente all'appalto per la realizzazione della scuola Marescialli e carabinieri a Firenze.
Ho quindi dimostrato la mia più totale estraneità all'accusa”.