Nei giorni scorsi alcuni dipendenti della Direzione generale di Fondiaria SAI sono stati licenziati. La notizia ha gettato nell'angoscia molti colleghi che trovano conferma dei dubbi sul futuro del gruppo assicurativo lanciati dai sindacati nelle settimane scorse. Da tempo infatti le rappresentanze sindacali dubitano della credibilità del piano industriale appena presentato dal management. In alcuni documenti sindacali si è arrivati a ipotizzare un progressivo smembramento aziendale. La Cgil paventa il depotenziamento della sede legale di Firenze, da un lato per dismettere il patrimonio immobiliare in uso alla compagnia e fare cassa, dall'altro per ridimensionare l'attuale mezzo migliaio di dipendenti fiorentini, mettendone in mobilità una bella fetta. La Federazione Nazionale degli Assicuratori, sindacato autonomo, va oltre.
Immagina, in un documento fatto circolare nei giorni scorsi, che sia pronto un piano di frazionamento aziendale che, oltre alla messa sul mercato del patrimonio immobiliare, dovrebbe preludere alla cessione di Milano Assicurazioni prima e, infine di Fondiaria SAI stessa, che cadrebbe in mano a Generali, o a grandi gruppi europei. Possibile? Fonti riservate vicine alla proprietà smentiscono fermamente. Né il presidente onorario, Salvatore Ligresti, né i suoi figli hanno alcuna intenzione di cedere il gruppo imprenditoriale: si tratta del tesoro di famiglia e rimarrà nelle loro mani il più a lungo possibile. Tanto è vero che il piano industriale, appena proposto alla comunità finanziaria dall'amministratore delegato, Fausto Marchionni, parla di rilancio in ambito assicurativo, con ulteriori economie di scala, ma anche della sperimentazione di vie nuove nella liquidazione dei sinistri con la costituzione di una società che gestisce per il gruppo le riparazioni veicoli a livello nazionale. In ambito finanziario, nonostante la congiuntura internazionale, Fondiaria SAI pensa a un rilancio di Banca SAI e potrebbe presentare presto a Banca d'Italia un piano di apertura filiali nel centro nord.
Tutt'altro che un gruppo in fase di dismissione. N. Nov.