E' stato sfrattato la settimana scorsa dall’alloggio di edilizia residenziale pubblica perché denunciato dai vigili per sfruttamento dell’immigrazione clandestina. E qualche giorno dopo ha tentato di rientrare in casa con un piede di porco ma è stato fermato nuovamente dagli agenti della Polizia Municipale. Per l’uomo è scattata quindi la denuncia per danneggiamento e porto di strumenti atti ad offendere. La vicenda inizia a luglio quando, dopo una serie di indagini ed accertamenti del reparto incidenti stradali della Polizia Municipale, V.A.
di anni 51 era stato denunciato per sfruttamento dell’immigrazione clandestina: infatti risultava nullatenente ma intestatario di ben 118 veicoli, fra auto, moto e ciclomotori, che in realtà erano in uso a cittadini extracomunitari. In concreto V.A., dietro compenso, faceva da prestanome per gli extracomunitari che, privi di documenti, non avrebbero potuto essere intestatari di veicoli. Pertanto questi viaggiavano spesso privi di copertura assicurativa e i conducenti in più di un caso di incidente stradale si erano dati alla fuga.
Dalle indagini svolte è risultato inoltre che il prestanome era assegnatario di un alloggio comunale e debitore verso l’Amministrazione comunale di oltre 21.000 euro di sanzioni non pagate. La Direzione Patrimonio Immobiliare del Comune quindi ha avviato le pratiche per lo sfratto e la scorsa settimana V.A. è stato allontanato dall’appartamento occupato. Un allontanamento che evidentemente non è stato “digerito” dall’uomo che, qualche giorno dopo ovvero lunedì, si è presentato alla porta munito di piede di porco ed altri arnesi, cercando di rientrare nell’abitazione.
Ma i vigili lo hanno sorpreso e fermato. Per l’uomo è scattata una nuova denuncia per danneggiamento e porto di strumenti atti ad offendere. (mf)