Questa la lettera che il consigliere del PdL Marco Stella ha inviato al presidente della commissione Ambiente e Mobilità: Al Presidente della Commissione Consiliare Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità Eros Cruccolini e p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani Loro Sede Caro Presidente, Firenze è oggi investita da una riorganizzazione della mobilità senza precedenti. Il Sindaco Renzi ha cominciato pedonalizzando Piazza Duomo, riorganizzando le linee Ataf in seguito alla pedonalizzazione, ha indicato una nuova collocazione per i capolinea delle linee di trasporto pubblico extraurbane. Non posso pensare che questi siano semplici provvedimenti sulla mobilità e che la loro applicazione non abbia ripercussioni su tutto il sistema della mobilità a Firenze e nei comuni limitrofi.
Scelte come quelle effettuate dal Sindaco Renzi, non possono rimanere slegate da un ragionamento di pianificazione. Infatti, come tu ben sai, i Comuni effettuano le proprie scelte di mobilità attraverso strumenti di panificazione idonei, in particolare il Piano Generale del Traffico Urbano. La pianificazione del traffico è un atto dovuto in base all'art. 36 del Nuovo Codice della strada, il quale costituisce uno strumento tecnico amministrativo finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale. E' il Consiglio Comunale l'organo deputato a licenziare questo atto di pianificazione fondamentale per la mobilità cittadina e che ne approva gli aggiornamenti.
La procedura di approvazione è un percorso che richiede il parere dei Consigli Circoscrizionali, l'approvazione delle controdeduzioni e delle osservazioni: il tutto per garantire la più ampia partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti nelle istituzioni. Scelte politiche dunque, che non possono limitarsi solo a decisioni del Sindaco o della Giunta, che dispongono della facoltà di procedere con provvedimenti di mobilità ordinari. Quando si tratta però di trasformazioni più radicali è indispensabile inserirle in una cornice di linee guida definite dal Consiglio Comunale. Firenze dispone già di un Piano Generale del Traffico Urbano, o ci si attiene, oppure è necessario presentarlo nuovamente all’assemblea consiliare per modificarlo.
Attuare provvedimenti come quelli utilizzati dal Sindaco Renzi senza inserirli all'interno di una costante programmazione della mobilità è una scelta di sicuro effetto, ma poco responsabile perché causa pesanti disagi alla mobilità e non si configura come una scelta risolutiva dei nodi fondamentali della mobilità cittadina. Per questo, Presidente, mi permetto di scriverti, affinchè parta proprio dalla tua Commissione, per competenza, il percorso necessario di coinvolgimento della politica e del Consiglio Comunale, affinchè i provvedimenti sulla mobilità rientrino all'interno di una più ampia programmazione del territorio ed in particolare nel Piano Generale del Traffico Urbano. Certo che capirai, per il ruolo che attualmente ricopri, e per quello che hai ricoperto nel passato mandato amministrativo, questo mio richiamo alla centralità del Consiglio Comunale come luogo deputato al dibattito affinchè le assemblee elettive continuino ad essere luogo di indirizzo e di controllo. Cordiali saluti. Marco Stella Firenze, 2 febbraio 2010