Oggi si sono incontrate Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL e la Baldassini Tognozzi Pontello Spa per discutere la situazione produttiva del cantiere Linea 2 della Tramvia. "L’impresa - fanno sapere le tre sigle sindacali - ha richiesto di mettere in cassa integrazione i 14 operai addetti al cantiere a partire dall’11 gennaio prossimo a causa della ultimazione dei lavori consegnati all’impresa per la realizzazione dell’opera".
Le organizzazioni sindacali hanno richiesto l’anticipo dell’indennità di cassa integrazione e auspicano che i lavori riprendano al più presto al fine di garantire la continuità occupazionale delle maestranze. Domani si terrà l’assemblea sindacale dei dipendenti che dovrà dare il mandato alla firma dell’accordo. "E’ fondamentale che, al di là delle eventuali modifiche del tracciato, le lavorazioni non interessate da varianti progettuali possano riprendere al più presto non solo per garantire il lavoro ma anche tempi certi di realizzazione dell’opera.
Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali - si legge nella nota - chiederanno incontri al sindaco Renzi e al committente al fine di ricevere chiarimenti in merito. La fase di crisi del settore richiede particolare attenzione al tema delle cantierizzazioni che investe non solo le imprese appaltatrici ma anche l’indotto, in questo caso formato da imprese locali, che risentono fortemente dell’interruzione dei lavori". Durante la mattinata si è tenuto inoltre l’incontro con la direzione BTP in ordine alla vertenza riguardante i lotti 4-5-6 della terza corsia A1.
La procedura, aperta dall’impresa per 71 unità in esubero nel mese di ottobre, si concluderà nei prossimi giorni con la dismissione su base volontaria di 16 unità con incentivo all’esodo. Le organizzazioni esprimono soddisfazione per i contenuti dell’intesa raggiunta. La forte riduzione degli esuberi è stata possibile grazie alla ricollocazione, che era stata richiesta all’inizio della vertenza, interna al cantiere e relativa alla partenza dei lavori del Quadrilatero Marche-Umbria.