Ieri sera si è riunito il Consiglio Direttivo dell’Agis Toscana 2009 per il rinnovo delle cariche associative per il biennio 2009-2010. Sono stati eletti all’unanimità: Giovanni Lippi presidente, Maurizio Paoli vicepresidente vicario, Luigi Angelini vicepresidente, Roberto Toni vicepresidente, Paolo Gialdini tesoriere. “Oggi parte un processo di costruzione di una nuova Agis che riunisca effettivamente e rappresenti tutti i vari comparti dell’Associazione, dal cinema allo spettacolo dal vivo.
Ci sono senza dubbio realtà in difficoltà, ma in generale nel 2009 le nostre attività hanno retto bene”. Lo ha detto il neo presidente regionale dell'Agis Toscana, Giovanni Lippi. Lippi succede nell'incarico a Ugo Poggi che per decenni era stato presidente, fino alla sua morte, avvenuta il 26 febbraio 2008. "Vorrei, come prima cosa, ricordare Ugo Poggi - ha detto Lippi dopo la sua elezione -. Sono poi molto emozionato perchè prima di me, 40 anni fa, mio padre è stato presidente. Sento la responsabilità di questo momento - ha aggiunto - che è un momento costituente per l'Agis: non più solo cinema, ma ci si allarga a tutte le componenti dello spettacolo, dal teatro alla musica, alla danza.
Da oggi parte un nuovo percorso". Sulla questione del multiplex di Novoli è intervenuto il vicepresidente vicario dell'Agis Toscana (e presidente fiorentino dell'Anec): "La nostra battaglia, iniziata nel 2001 - ha detto Maurizio Paoli - era contro una struttura che era a nostro avviso illegittima per quanto riguarda le autorizzazioni cinematografiche e, secondo la Procura, anche sotto il profilo edilizio. E' stata una battaglia lunga ma ha trovato la condivisione anche del nuovo sindaco Renzi che ha detto che lì 'non deve sorgere alcun cinema'.
Noi abbiamo proposto un piano per non far chiudere i cinema del centro e dei quartieri all'amministrazione comunale, che ci ha espresso il suo apprezzamento. Bene la Casa del Cinema, ma chiediamo che diventi un punto di collegamento fra le varie sale della città e anche delle altre province. Non che diventi un faro isolato, una vetrina di lusso. Questo - ha concluso - non servirebbe alla cultura toscana".