Sperimentare e rivisitare i classici, i grandi autori del Novecento, con un’attenzione costante alle marginalità attraverso anche progetti e realtà emergenti. Queste alcune delle scelte del Teatro Studio di Scandicci, che per la nuova stagione 2010 intitolata “Fuori logos”, decide di puntare lo sguardo “sull’autonomia del pensiero del teatro italiano, sulla posizione eccentrica dell’osservatore che traduce la realtà in interrogativi, che vengono lanciati al pubblico sotto forma di arte”. Nel programma della stagione i classici come Pirandello con il nuovo allestimento a cura della compagnia Krypton per la regia di Giancarlo Cauteruccio (dal 2 al 7 febbraio), che vedrà sul palco oltre alle incursioni dello stesso regista, Monica Bauco e Laura Bandelloni e con gli EmmeA’ Teatro in prima nazionale con “Quando si era qualcuno” tratto da Novelle per un anno.
E ancora la compagnia Motus che presenterà “Too Late! (Antigone) contest #2”, dove i conflitti fra generazioni sono portati sulla scena attraverso il mito archetipo di Antigone. Alla poesia, alla vita e alla personalità di Dino Campana sono dedicati alcuni appuntamenti previsti tra febbraio e marzo, di cui il primo va in scena il 13 febbraio con “Sibilla Aleramo. Così bella come un sogno”, un’opera originale di Lorenzo Bertolani. Per quanto riguarda la scena emergente la stagione propone la compagnia Teatro Sotterraneo con “Dies Irae - cinque episodi intorno alla fine della specie”, (19 gennaio), la compagnia Babilonia Teatro con lo spettacolo, il 29 e il 30 gennaio, “Pornobboy”, una fotografia spietata del nostro tempo e delle sue contraddizioni.
La compagnia Santasangre, acclamata formazione romana, vera erede della cultura del teatro tecnologico italiano, il 19 e 20 febbraio presenta “SEIGRADI - concerto per voce e musiche sintetiche”, avviando un’indagine sulla coscienza ecologica e su una delle più gravi emergenze del pianeta: l’acqua. Krypton continua la sua indagine nella nuova drammaturgia francofona e la stagione si conclude con la prima nazionale il 23 aprile (repliche il 24 e il 25) de il “Ponte di pietra” del canadese Daniel Danis, in collaborazione con Accademia di Francia e Istituto Francese di Firenze per il Progetto Face à Face. Infine grazie ad un progetto fra Scandicci cultura e il Centro per l’impiego, chi è disoccupato, chi è un lavoratore in mobilità, o in cassa integrazione, potrà entrare gratuitamente a tutti gli spettacoli ed eventi del Teatro studio, presentando alla biglietteria l’invito rilasciato dal Centro per l’impiego, insieme ad un documento d’identità.
Per informazioni sull’iniziativa e su tutto il programma della stagione 2010 è possibile chiamare il numero 055.7591591. Martina Parrini