Numerose telefonate sono arrivate in Questura, da parte dei cittadini per complimentarsi per la risposta tempestiva che gli uomini di via Zara hanno saputo dare anche in questa occasione, dopo la diffusione della notizia dell'arresto degli autori dell'omicidio del cittadino albanese. Le indagini sono durate poco più di tre giorni. Si sono concluse ieri nella tarda serata. I due autori dell'omicidio, rintracciati nelle rispettive abitazioni, sono stati accompagnati in Questura. Tre ore di interrogatorio condotte dal Sostituto procuratore della Repubblica Leopoldo De Gregorio e dagli uomini della Squadra Mobile guidata da Filippo Ferri e sono scattati i provvedimenti.
Due cittadini albanesi, un ventitreenne ed un ventiquattrenne sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Per il primo, che ha sparato il colpo di pistola a distanza ravvicinata alla vittima provocandone la morte, il provvedimento restrittivo è stato emesso su disposizione della magistratura. Per il secondo, invece, il fermo è stato adottato di iniziativa dalla polizia giudiziaria. A distanza di quattro ore dall'omicidio, nella notte tra sabato e domenica, la Squadra Mobile, immediatamente al lavoro, era già riuscita a risalire all'identità del ventitreenne.
L'attività d'indagine, condotta attraverso metodi investigativi tradizionali e tecnologici, ha consentito poi nel corso delle ore di ricostruire il mosaico. In un primo momento, si è risaliti all'identità del complice, il ventiquattrenne, presente al momento dell'omicidio. Quindi è emersa la figura della donna, compagna del ventiquattrenne. La stessa, un'albanese di quarantuno anni, è stata denunciata per favoreggiamento personale. Confermato il movente dell'omicidio: una somma di denaro e di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente che la vittima avrebbe sottratto all'omicida durante un periodo di permanenza in Germania.
Da quanto emerso, i due fermati stavano tentando di lasciare l'Italia. Negli ultimi due giorni gli uomini della Squadra Mobile hanno setacciato l'area dove ritenevano alloggiasse il ventitreenne. Anche attraverso il pedinamento di alcuni connazionali dei due fermati, gli agenti sono riusciti ad individuare l'abitazione di via dell'Arcovada. L'epilogo investigativo ieri pomeriggio intorno alle 16. "Anche in quest'occasione - ha commentato il Questore Francesco Tagliente complimentandosi con gli uomini della Squadra Mobile - la Questura è stata in grado di assicurare una risposta tempestiva e soprattutto efficace ad un crimine che aveva colpito la città di Firenze.
Ogni fatto illecito - ha proseguito il Questore - viene seguito con la massima attenzione e non resta impunito. L'attenzione sulla città è costante. Gli Uffici della Questura, assicurano la presenza costante sul territorio, integrando le specifiche competenze. Anche sabato scorso, quando si è verificato l'omicidio, la Polizia Amministrativa era impegnata in alcuni controlli nei locali notturni".