Lunedì notte a Torregalli Sergio Scatizzi, 91 anni, è morto per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Scatizzi era nato a Gragnano nel 1918 e poi, dopo tappe a Roma e Parigi, si è trasferito stabilmente a Firenze nel dopoguerra. Pochi giorni fa si è chiusa una delle sue mostre più importanti, dal titolo ‘Il barocco informale’, organizzata a Palazzo Pitti con opere degli anni 2000. Il sindaco Renzi si è recato stamani a rendere omaggio al pittore in un convento dell’Oltrarno, dove è stata allestita la camera ardente: “Con Scatizzi se ne è andato uno degli artisti principali del Novecento, un protagonista della pittura figurativa e dell’arte informale che fino all’ultimo ha continuato a dipingere, con tenacia e passione, malgrado la malattia”.
Così il sindaco Matteo Renzi ricorda la figura dell'artista. “La sua scomparsa - ha aggiunto Renzi - rende più sola e vuota l’arte e la vita non solo di Firenze, sua città adottiva, ma dell’intera Toscana, di cui aveva dipinto i paesaggi più belli, e dell’Italia”. “Se ne è andato un instancabile lavoratore, un uomo che fino all’ultimo non ha rinunciato a dipingere,un amante della vita, dei colori, che aveva scelto Firenze come luogo in cui vivere e produrre la sua arte”. Così il capogruppo del PD di Palazzo Vecchio Francesco Bonifazi esprime il suo cordoglio per la morte del pittore “Bene è stato – ha detto Bonifazi- che la sovrintendenza lo abbia omaggiato con la bella mostra ‘Il barocco informale’ appena conclusa a Palazzo Pitti e che il maestro ancora in vita ha sicuramente potuto apprezzare”.