Sei spettacoli teatrali a scelta tra quelli proposti da 18 teatri di Firenze, Pistoia e Prato, a un prezzo conveniente, appena 48 euro. E’ Passteatri, l’abbonamento proposto per il sesto anno dall’associazione Firenze dei teatri, presentato a Palazzo Vecchio dall’assessore alla cultura Giuliano da Empoli e dal presidente dell’associazione Riccardo Ventrella. Due le novità di quest’anno: per la prima volta viene coinvolto anche il Centro Magnolfi Nuovo di Prato, che va ad aggiungersi ai tanti teatri di Firenze e dell’hinterland e al Manzoni di Pistoia.
In più, c’è la possibilità di acquistare Passteatri anche on line al sito Boxol. L’abbonamento è cedibile, ma deve necessariamente essere usato in sei diversi teatri. Tutte le informazioni su l’utilizzo del Passteatri, sui teatri aderenti e sugli spettacoli si trovano sul sito www.firenzedeiteatri.it. “L’associazione Firenze dei teatri - ha detto l’assessore da Empoli - è uno dei soggetti d’eccellenza sui quali l’amministrazione ha deciso di investire.
La nostra volontà è infatti quella, stante la ristrettezza di risorse, di concentrare e coordinare i finanziamenti solo in poche realtà, e tra queste privilegiare quelle che già lavorano sul territorio e che sono state capaci di fare sistema e di creare strumenti per diffondere e rendere sempre più efficace la cultura”. “Mi fa anche piacere - ha aggiunto - che quest’anno venga anche coinvolta Prato, con il centro Magnolfi Nuovo, così come lo scorso anno fu la volta di Pistoia. Questo percorso mi fa ben sperare che presto potremo arrivare a collaborare con il Metastasio”. “Nulla è più efficace per incrementare il consumo di cultura che individuare gli strumenti giusti, che ad un tempo invitino e aiutino il pubblico, siano di stimolo e risolvano problemi pratici e di accessibilità - ha spiegato Ventrella -.
PassTeatri è tutto questo: frutto della capacità di strutture diverse di stare insieme per un obiettivo condiviso, supporto sempre innovativo, costantemente alla ricerca di migliorie tecniche e nuovi servizi, in ogni momento dalla parte del pubblico. Costo sostenibile, ampiezza e varietà della scelta possibile, vastità del territorio interessato, che quest’anno vede anche Prato unirsi a Pistoia, sono gli elementi di forza di quella che sta diventando molto più che una semplice formula di abbonamento quanto piuttosto uno strumento di conoscenza che apre docilmente dinanzi a tutti le porte dei teatri”.
(edl)