Presentato all'interno del Convento di San Marco il Convegno dedicato alla figura di Sant'Antonino Pierozzi (1389-1459) arcivescovo di Firenze dal 1446, figura di pastore da subito ritenuto esemplare autore dei più noti e diffusi nell’Europa dei secoli XV-XVI come testimoniato dagli innumerevoli suoi scritti editi e inediti sparsi nelle principali biblioteche. "L’occasione del duplice anniversario della sua nascita - spiega Maria Pia Paoli docente della Scuola Normale Superiore di Pisa - e della sua morte ha stimolato alcuni studiosi di varia formazione e di vari paesi ad organizzare a Firenze dal 25 al 28 novembre 2009 un incontro internazionale di studi per riprendere le fila del complesso crocevia epocale che caratterizza la storia fiorentina ed europea nella prima metà del ’400". "La graduale trasformazione delle città-stato italiane in 'stati regionali' - continua - il persistere delle controversie fra Papato e Impero, fra guelfi e ghibellini, magnati e popolani, lo scisma della Chiesa e nel 1453 la caduta di Costantinopoli, la circolazione di forme di religiosità più intima come espressione della cosiddetta ‘devotio moderna’, il crescente apporto degli studi umanistici al ‘vivere civile’ e alla riflessione speculativa più profonda, costituirono lo sfondo vasto e variegato dell’azione pastorale e della monumentale opera teologica e storica di Antonino Pierozzi, la Summa moralis e la Summa historialis" . Il professor Riccardo Fubini dell'Università di Firenze mette in relazione l'opera del santo arcivescovo con quella di san Tommaso legata alla morale ed al diritto esaltando così l'interesse rivolto verso un aspetto che si sposa con l'ordine e la formalità propri di sant'Antonino ma rivolti ad una moltitudine che prescinde dalla religiosità e si insinua nel vivere quotidiano, pur mantenendosi sempre, come il professore precisa, "nei propri limiti".
Allo stesso tempo il professor Fubini rivolge lo sguardo anche al ruolo politico in un ambiente storico che vede i Medici ascendere al potere e dettare legge in materia, un rapporto complesso e degno di spunti interessanti quello che si verrà a creare tra la chiesa locale e la città. Padre Luciano Cinelli direttore della rivista "Memorie Domenicane" ricorda la figura del frate Pierozzi quale precursore nella metodica e nel compimento di un ruolo affatto semplice da svolgere eppure portato avanti anche nel momento di massimo impegno religioso con la volontà di restare il più vicino possibile alla gente.
Padre Cinelli conclude rivolgendo l'invito al Convegno a tutti gli interessati aprendo le porte di un contesto religioso ed austero come può esser rappresentato nell'immaginario collettivo l'Ordine domenicano, affinché la città stessa si avvicini alla riscoperta di un personaggio importante della propria storia culturale e non solo religiosa. L'inaugurazione mercoledì 25 novembre alle 15:30 nella Basilica di San Marco alla presenza di numerose autorità come l'Arcivescovo monsignor Giuseppe Betori, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, Fra Daniele Cora priore dell'Ordine provinciale, Cristina Acidini sovrintendente per il Patrimonio Storico e per il Polo Museale, Anna Mitrano per l'Opera di Santa Maria del Fiore ed il rettore dell'Università di Firenze, Alberto Tesi. di Antonio Lenoci
