Il Museo Giorgio Kienerk di Fauglia, inaugurato alla fine di settembre del 2008 e già visitato da migliaia di persone nonostante non si trovi sulle rotte turistiche più frequentate, è una nuova realtà culturale che arricchisce il territorio delle colline pisane. Questa istituzione pubblica - che offre la singolare opportunità di ammirare le opere di Giorgio Kienerk nel suggestivo contesto architettonico-espositivo delle ex-rceri ottocentesche del paese- costituisce un fulcro dell'entroterra pisano-livornese in contatto con valori paesaggistici inalterati che ancora oggi esprimono il panorama culturale dei macchiaioli e dei postmacchiaioli. Il Comitato Permanente del Museo Kienerk (composto dal Sindaco di Fauglia, Carlo Carli, dal Soprintendente ai B.A.P.P.S.A.E.
delle province di Pisa e Livorno, Guglielmo Maria Malchiodi, dalla Direttrice della Galleria d'Arte Moderna di Firenze, Annamaria Giusti, dalla Conservatrice del Museo, Giovanna Bacci di Capaci, dagli storici dell'arte, Carlo Sisi ed Eugenia Querci e dalla figlia dell'artista, Vittoria Kienerk) ha tra i suoi intenti, quello di promuovere e realizzare iniziative collaterali e mostre con cadenza regolare sugli artisti dell'entourage di Kienerk, macchiaioli e postmacchiaioli (Francesco Gioli, Ludovico Tommasi, Luigi Gioli, Emilio Mazzoni-Zarini, e altri) al fine di valorizzare e rendere sempre più noto il patrimonio artistico del museo civico di Fauglia.
Sede delle iniziative saranno le sale del ristrutturando Teatro Comunale, situato accanto al Museo Kienerk che, al termine dei lavori, offriranno a Fauglia un centro polifunzionale con un ampio spazio espositivo. Le attività avranno inizio il prossimo 4 dicembre con il convegno Il Simbolismo in Toscana che si protrarrà per l'intera giornata. L'intento dei lavori è di delineare un quadro articolato delle correnti simboliste e idealiste italiane, affrontando la questione non solo sotto il profilo artistico, ma adottando un approccio interdisciplinare che restituisca l’immagine complessa di questo fenomeno, attraverso aperture verso la letteratura, la filosofia, la musica, il cinema. Anche Giorgio Kienerk -pittore, scultore e grafico ha aderito alla poetica simbolista nella Firenze di fine secolo, rispondendo agli stimoli provenienti dalla Francia e dal Nord Europa attraverso il canale delle riviste e delle esposizioni.
Proprio dalla sua esperienza è nata l'idea del convegno su Il Simbolismo in Toscana, per ricostruire il contesto in cui, con Kienerk, si sono mossi molti altri artisti toscani, o che con Firenze e la Toscana hanno intrecciato rapporti di frequentazione e contiguità, condividendo la stessa tensione verso il superamento dei principi veristi: dal paesaggio “stato d’animo” degli anni ottanta dell’Ottocento, attraverso la tappa fondamentale del divisionismo, fino al Simbolismo idealista che attorno al 1900 dà forma ai fantasmi, alle inquietudini, alle tensioni irrazionalistiche della società umbertina, attratta dallo spiritualismo e dalla teosofia.
Gli interventi saranno accompagnati da proiezioni di immagini, da musica e dalla visione del film di Aristide Sartorio Il mistero di Galatea. Gli atti del convegno su Il Simbolismo in Toscana saranno pubblicati. Il Convegno su Il Simbolismo in Toscana organizzato dal Museo Giorgio Kienerk è stato realizzato con il sostanziale contributo della Regione Toscana e della Fondazione Carlo Laviosa di Livorno.