E' accaduto questa mattina, venerdì 20 novembre, poco prima delle 11 quando un treno della Linea 1 della tramvia, all'altezza della Stazione Leopolda, in prossimità di Porta al Prato, è uscito dai binari, sviato in termini tecnici, urtando un palo dell'alimentazione elettrica. Nessun danno per il personale a bordo. Il comunicato stampa dell'Ataf "Questa mattina attorno alle 10:30, all’altezza di Porta al Prato, un carrello del tram è uscito dai binari senza nessuna conseguenza.
Il convoglio coinvolto nell’episodio era composto da quattro carrelli, uno dei quali ha sviato dai binari nel tratto dove si stanno svolgendo le prove tecniche di sistema preliminari all’entrata in funzione della tramvia". "Nella tratta interessata erano presenti due convogli che viaggiavano uno dietro l’altro: al termine della prova, si sono fermati e hanno invertito il senso di marcia (i tram sono dotati di sistema di guida bidirezionale) per tornare indietro. Il secondo convoglio si era arrestato in prossimità dello scambio ed è quindi uscito dalle verghe al momento della ripartenza.
L’episodio non ha avuto alcuna conseguenza e va inquadrato nella ordinaria amministrazione di un percorso tecnico che consentirà di arrivare alla messa in esercizio del tram nei tempi prospettati. I tecnici hanno già riposizionato correttamente il convoglio sui binari per farlo rientrare in deposito". [La scena nella foto di Silvia Biagiotti] I commenti dell'opposizione cittadina e provinciale "Lo abbiamo detto in tempi non sospetti il tram lungo 32 metri non è adatto a Firenze, oggi il collaudo lo ha conformato.
Il Comune di Firenze ha sempre sottovaluto o ignorato le considerazioni dell'opposizione sulla tramvia, bollandole come false e strumentali, oggi si dimostra il contario". Così Guglielmo Picchi, deputato fiorentino del Pdl commenta il deragliamento a Firenze del tram della Linea 1 durante un collaudo. "Certo il collaudo serve a verificare che tutto sia apposto, ma il Comune ha fatto finta di nulla quando una città con la tramvia da molto più tempo come Milano prendeva la decisione di sostituire i tram da 32 metri, identici a Firenze, con quelli da 26 perchè più maneggiovoli ed affidabili, senza contare che il percorso della Linea 1 è più tortuoso di quelli di Milano.
Questa decisione perchè Il tram a Milano è deragliato molte volte. A Firenze tutto ciò era noto e questo rende le responsabilità dell'amministrazione comunale precedente ancora più gravi. Si dimostra tutta l'incompetenza del comune nella realizzazione dell'opera, infatti la Linea 1 doveva essere operativa il primo settembre 2007, ma ad oltre 2 anni di distanza i collaudi dimostrano i problemi e l'insicurezza dell'opera realizzata. Che la Linea 1 sia monito per la realizzazione dell'Alta Velocità e per fermare definitivamente le Linee 2 e 3". "Ci aspettiamo una comunicazione del sindaco nel Consiglio di lunedì".
E' quanto chiede la vice capogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli a proposito del deragliamento avvenuto oggi durante il collaudo. "Vanno approfondite immediatamente le cause di questo episodio che va a sommarsi ad anni di imbarazzanti errori, marce indietro,cambi di rotta e costi esorbitanti per la comunità. Se questo è l’esordio dell’avventura della Linea 1 - ha spiegato Giocoli- siamo molto preoccupati per il futuro delle linee 2 e 3 . Per il momento, contrariamente all’annuncio del sindaco di qualche giorno fa, lo shopping di Natale è meglio che i fiorentini lo facciano a piedi". "La sinistra da anni ha fatto della scelta tramviaria per Firenze una bandiera.
Questo è il peggior errore umano possibile. I ritardi con cui entrerà in funzione la Linea 1 sono enormi. Renzi aveva promesso di farla viaggiare entro Natale, ma dopo oggi credo che se insiste troppo sul far partire la tramvia rischia di deragliare pure lui". Lo ha dichiarato il consigliere del Pdl Giovanni Donzelli commentando la notizia del deragliamento del convoglio tramviario in prova. "Molte attività economiche - ha detto Donzelli- sono state costrette a chiudere per colpa dei ritardi e dell'incapacità dei nostri amministratori nel gestire la cantierizzazione di questo mostro che è chiaramente inadatto alla città di Firenze".
“Se vale il detto che: 'Chi ben comincia è a metà dell’opera', con questo tram a Firenze siamo messi proprio male”. Questo è il commento a caldo del capogruppo dell’Udc Federico Tondi. “E’ un destino sciagurato quello del tram a Firenze costellato da eterni rinvii, ritardi e cambiamenti di tracciato, il tutto a spese delle casse del Comune e, quindi, a spese dei cittadini. Proseguendo di questo passo a Firenze non resterà che un modo di dire. Un tempo si diceva: 'Sembra l’opera del Duomo'.
Se paragonato ai lavori per il tram – conclude Tondi – anche i lavori per l’opera del Duomo sembrano davvero poca cosa”. "Quanto accaduto oggi è l’ennesima dimostrazione che la tramvia è un progetto concepito male e realizzato in maniera ancora peggiore”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di Firenze c’è. “Bisogna ricordare – ha spiegato Razzanelli – tutti gli errori commessi nella progettazione della Linea 1: il passaggio dal Parco delle Cascine, la mancata fermata all’ospedale di Torregalli, una tramvia che diviene di tipo ferroviario anziché cittadino come inizialmente previsto, il costo che lievita fino a triplicare e raggiunge la cifra di 300 milioni di euro ovvero 40mila euro al metro, costi di gestione pari a 10 milioni annui, penali per 20 milioni".
Secondo Razzanelli "il caos della Linea 1, fino all'incidente di oggi, deve spingere il sindaco a ripensare l'intero progetto della tramvia in maniera assai più radicale di come sta facendo. In particolare – ha aggiunto Razzanelli – la soluzione più ragionevole e davvero innovativa è di realizzare la linea 3 sotto terra, sul tipo di quella in costruzione a Brescia e in altre città italiane. Il maggior costo di una linea interrata sarà ampiamente compensato da minori costi di costruzione per passeggero trasportato: ciò in virtù della velocità commerciale, più che doppia.
Con vetture senza conducente, anche il costo di gestione risulterebbe dimezzato". “Qual è il livello di sicurezza della linea uno della tramvia, a pochi mesi dalla sua entrata in esercizio?" A chiederselo è Ornella De Zordo, commentando l'incidente che stamani ha visto il deragliamento di un convoglio della tramvia nella zona di Porta al Prato. A tal proposito la capogruppo di perUnaltracittà presenterà una domanda di attualità che sarà discussa nel Consiglio Comunale di lunedì prossimo.
"Il Comune di Firenze faccia piena luce sulle cause dell'incidente - ha detto De Zordo - senza cercare comode scorciatoie sull'ipotesi dell'errore umano. Chiediamo che vengano accertati e garantiti i necessari requisiti di sicurezza”, ha concluso. E due domande d'attualità sono state presentate in Consiglio provinciale dagli esponenti del Pdl e di Prc-Pdci-Sc, anche facendo riferimento alle ipotesi circolate nei giorni scorsi di possibili viaggi dei treni nel periodo delle festività natalizie.