"Non c’è pace per le targhe al Largo Martiri delle foibe. Dopo la distruzione e l’imbrattamento ora è il momento della sparizione. Perché la targa murata non c’è più e l’altra che stava ai vertici di un palo neppure?" Lo ha fatto notare il consigliere del Pdl Jacopo Cellai che spiega come "quest’ultima era la targa sotto la quale in tanti deponevano fiori in ricordo dei martiri delle foibe e la scomparsa della targa diventa ancora più penosa in prossimità del 2 novembre, giorno dedicato alla memoria dei defunti".
Cellai ha poi raccontato che "la vicenda è stata segnalata da Miriam Andreatini, da sempre impegnata e nota per le sue battaglie a tutela della memoria delle vicende degli esuli e degli infoibati ed insieme a lei ho verificato personalmente la situazione. Sono a chiedere al sindaco - ha aggiunto Cellai - che si adoperi con urgenza per il ripristino delle targhe e presenterò un’interrogazione per capire cosa sia accaduto. Non sembra infatti che si sia trattato di un’azione vandalica in questo caso e dunque sembra essere stato il Comune ad agire.
E sarebbe davvero triste scoprire una cosa del genere. Le due targhe rappresentano il riconoscimento, dopo lunghissime battaglie, della necessità di intitolare in città un ricordo alle vittime di uno dei più vigliacchi ed infami soprusi commessi dal comunismo di Tito con la complicità politica del partito comunista italiano. Non è ammissibile trattare con sufficienza il sangue versato dagli italiani". (lb)
