Una lettera al ministro per i beni culturali Sandro Bondi affinché intervenga “personalmente” sulla vicenda “paradossale e incresciosa” della statua "Two Rivers" dell’artista americano Greg Wyatt, attualmente esposta in piazza della Signoria per una mostra e donata al Comune di Firenze. L’ha scritta il consigliere del Pdl Massimo Pieri sollecitando l’intervento del ministro “onde evitare che ci siano ripercussioni nei rapporto culturali e diplomatici con le autorità americane”. Nella lettera Pieri ricorda tutto l’iter della vicenda della statua, iniziata durante la scorsa amministrazione, e le polemiche nate da alcune dichiarazione del nuovo assessore alla cultura Giuliano da Empoli, lo scorso settembre.
Fino alle valutazioni della commissione di esperti nominata proprio da da Empoli per dirimere la questione delle opere d’arte donate alla città, ovvero che la statua di Wyatt non sarà collocata nel luogo originariamente previsto di piazza Poggi. (edl)
Ecco il testo integrale della lettera:
Preg.mo Ministro,
Vorrei con la presente illustrarLe la paradossale ed incresciosa vicenda della statua denominata “Two Rivers” che l’artista americano Greg Wyatt ha donato alla città di Firenze alla quale è particolarmente legato.
Attraverso un percorso congiunto delle varie componenti dell’amministrazione comunale fiorentina, nello scorso mandato la Giunta approvò la collocazione in Firenze, per l’esattezza in Piazza Poggi, della statua dell’artista Wyatt.
Così nel settembre di quest’anno, in coincidenza con l’inaugurazione di una mostra dell’artista allestita in Sala d’Arme, l’opera, raffigurante idealmente i fiumi Hudson e Arno, è stata temporaneamente collocata in Piazza della Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio.
Nell’occasione, l’attuale assessore alla cultura, Giuliano da Empoli, dando prova quanto meno di ineguagliabile indelicatezza, ha rilasciato una serie di dichiarazioni tra le quali spicca la seguente: “Non mi piace: appena finisce la mostra va in deposito e non in piazza Poggi.
Poi valutiamo, se lo prevede il contratto di donazione potremmo pure metterla all'asta su ebay”. Non solo. Ha nominato personalmente una commissione di esperti per valutare la collocazione dell’opera ed esprimere un parere. Parere che, puntualmente, è arrivato, negando la collocazione originariamente stabilita, ma senza fornire alcuna indicazione sull’eventuale collocazione alternativa. La statua, contrariamente agli accordi intercorsi con Wyatt, rischia di finire in un anonimo deposito.
In tal modo, oltre a creare non poco imbarazzo nei rapporti tra l’amministrazione e l’artista, ha suscitato forti perplessità nell’opinione pubblica, anche estera, considerato tra l’altro, che la mostra in Palazzo Vecchio ha ben 5 sponsor stranieri, tra cui la Columbus Citizens Foundation, che assegna borse di studio ai ragazzi fiorentini che studiano a New York e che della vicenda sono stati informati, sia il console americano a Firenze, sia l’ambasciatore USA in Italia. Inoltre alcune amministrazioni pubbliche, tra cui la Provincia di Firenze, si sono dichiarate ben disposte a trovare una degna collocazione all’opera d’arte già ribatezzata per l’occasione “statua della discordia”. Le chiedo pertanto di intervenire personalmente onde evitare che la vicenda abbia ripercussioni nei rapporti culturali e diplomatici con le autorità americane. Il Consigliere Comunale del Gruppo PDL al Comune di Firenze Massimo Pieri