Aiutare la competitività dei sistemi produttivi per affrontare le sfide dell’economia, particolarmente impegnative in questa fase di crisi. E’ l’obiettivo dell’accordo tra le Camere di Commercio della Toscana e dell’Emilia-Romagna, le cui Unioni regionali hanno recentemente siglato un protocollo di intesa. Il documento, firmato dai presidenti di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini, e di Unioncamere Emilia-Romagna, Andrea Zanlari, punta ad uno scambio di buone esperienze su progetti ed iniziative, sulla base della consapevolezza che la competitività delle aziende nell’ambito di un mercato globale è correlata all’appartenenza a filiere, distretti territoriali, raggruppamenti d’impresa e, più in generale, alla capacità di promuovere e costruire relazioni e collaborazioni in grado di superare i confini amministrativi.
Le Unioni regionali delle Camere di Commercio della Toscana e dell’Emilia-Romagna lavoreranno assieme per impostare iniziative comuni, in particolare su tematiche come il monitoraggio delle economie locali e l’informazione economica, lo sviluppo dei distretti industriali e dei sistemi locali, la promozione della logistica e infrastrutture di interesse interregionale. Questo impegno si realizzerà anche attraverso la collaborazione su progetti relativi alle politiche europee, a valere sulle risorse comunitarie. Con circa 366 mila e 430mila imprese attive, i sistemi produttivi delle due regioni esprimono circa il 16 per cento del Pil italiano. “E’ un accordo 'a geometria variabile' – sottolinea il presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini - che prevede la verifica annuale, in un incontro delle due Unioni regionali, dello stato di avanzamento dell’attività congiunta e l’eventuale individuazione di nuove tematiche oggetto di collaborazione”. Tra le iniziative e i progetti considerati prioritari anche la realizzazione di convegni per l’approfondimento di tematiche di interesse comune; eventi di formazione congiunta; incontri per la presentazione di progetti ed esperienze d’eccellenza di singole Camere di Commercio o delle Unioni regionali finalizzati alla ricerca di efficienza ed economie di scala e all’integrazione dei servizi camerali. “Le due regioni – spiega il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, Andrea Zanlari - sono caratterizzate da sistemi economici che per modelli di sviluppo, grado di internazionalizzazione delle attività, tipologie dei settori produttivi e dimensione imprenditoriale, denotano molti punti di contatto, con il comune interesse a sviluppare collaborazioni e integrazioni produttive per elevare la competitività dei rispettivi sistemi di impresa”. Ai fini dell’attuazione del Protocollo, verrà attivato al più presto un Tavolo di indirizzo e coordinamento composto da tre rappresentanti per ciascuna Unione regionale, con lo scopo di impostare le linee dell’attività e di verificarne poi lo stato di attuazione.