“La qualità della scuola italiana non aumenta tagliando insegnanti, personale, creando così disoccupati e classi sovraffollate, dalla materna alle superiori”. E’ quanto afferma il presidente di Anci Toscana, Alessandro Cosimi: “Per questo l’Anci Toscana ha subito accolto la richiesta giunta dall’assessore regionale alla scuola, Gianfranco Simoncini, per un impegno comune nel contenere i danni causati dai tagli del Governo alla scuola italiana”. “Anci Toscana firmerà – afferma Cosimi - un protocollo d’intesa con Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale relativo allo stanziamento di 1,6 milioni di euro da parte della Regione per permettere l’apertura di almeno 33 delle 77 sezioni di scuola materna cancellate dal ministro Gelmini.
Anci si farà garante – assicura il presidente - dell’impegno dei Comuni a continuare ad erogare a queste 33 sezioni i servizi aggiuntivi necessari, come la mensa ed il trasporto scolastici”. “E’ un primo passo, impegnativo economicamente e forte politicamente, che la Regione Toscana compie e che Anci sostiene - sottolinea Cosimi - ed è anche una denuncia nei confronti della drastica riduzione del personale scolastico, che mette in crisi la scuola italiana”. “La volontà di scaricare sui territori i costi di un’istituzione fondamentale come la scuola - conclude il presidente di Anci Toscana - che deve essere unitaria e offrire qualità e servizi omogenei su tutto il territorio nazionale, ci appare una versione del federalismo che non condividiamo, in quanto non fa altro che approfondire anziché ridurre le differenze tra aree del Paese, penalizzando fortemente le nuove generazioni”.