"E' inaccettabile che per un'azione sconsiderata in una sola notte cambi il volto di un'intera zona della Toscana. Occorre potenziare le attività di indagine per fermare in tempo un'attività criminale che ha effetti gravissimi sul nostro ambiente e costi pesantissimi per tutta la comunità". Lo afferma il presidente della Regione Toscana Claudio Martini a seguito dell'ultimo gravissimo incendio che la notte scorsa ha distrutto circa 225 ettari di pinete e olivete sui monti pisani, in gran parte nel comune di Calci.
E' stato l'ultimo e forse il più imponente di una serie di roghi - nella maggior parte dei casi di origine manifestamente dolosa - che in quest'ultimo scorcio d'estate hanno colpito i boschi toscani concentrandosi nell'Area pisana e nella Lucchesia. Ma oltre a rimarcare la necessità che i responsabili di questi atti vengano individuati il presidente ha voluto evidenziare anche un altro aspetto: quello cioè della prontezza ed efficacia con cui è stata svolta l'azione antincendio. "A pochi minuti dall'allarme – evidenzia il presidente - il primo elicottero della Regione era già nell'area dell'incendio.
Nell'arco della notte, e fino a ora, circa 200 persone, tra volontari, operai forestali e tecnici delle Comunità montane, delle Province e dei Comuni interessati (Calci e Vicopisano), Vigili del fuoco, personale del Corpo forestale dello Stato hanno lavorato senza sosta sostenuti dall'alto da quattro elicotteri regionali e, a partire da stamani, da due Canadair. Questa azione coordinata e di grande professionalità ha permesso di far fronte all'incendio e di impedire che venissero danneggiate anche le abitazioni.
Tutte queste persone meritano il nostro grazie per l'impegno profuso in molti casi nella più as soluta gratuità (i volontari non percepiscono alcun compenso per il loro lavoro) e in situazioni spesso estreme e difficili, proprio come quella di Calci". di Massimo Orlandi