Crescioli: ''Il Piano provinciale dei rifiuti approvato è tuttora valido''

I Consiglio provinciale oggi, dopo le polemiche e le esternazioni delle settimane passate, è stato il giorno dei chiarimenti sulla revisione del Piano provinciale dei rifiuti. Insoddisfatto della risposta dell'assessore Crescioli il centrodestra.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2009 22:55
Crescioli: ''Il Piano provinciale dei rifiuti approvato è tuttora valido''

L’assessore provinciale all’ambiente Renzo Crescioli ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Piergiuseppe Massai, Nicola Nascosti e Guido Sensi (Pdl) sulla revisione del Piano provinciale dei rifiuti anche a seguito delle dichiarazione del Sindaco di Greve in Chianti. “Il piano è stato approvato da tempo – ha spiegato Crescioli – e, la legge regionale 61 che prevede l’aggregazione di tre Ato preesistenti, ha dato il via ad un piano straordinario che praticamente sintetizza i piani provinciali di Firenze, Prato e Pistoia e quello che era il livello della pianificazione precedente.

Allo stato attuale la pianificazione prevede un nuovo passaggio perché al piano di ambito dobbiamo fare corrispondere anche un piano interprovinciale che riunifichi il livello precedente. Ho già avuto un primo incontro preliminare con gli assessori di Prato e Pistoia. Nella Provincia di Prato c’è stato anche un cambiamento di maggioranza al Comune capoluogo e siccome è interesse di tutti procedere nel miglior modo possibile, la Provincia di Prato deve verificare al proprio interno l’eventuale mutamento di condizioni o di pareri.

Un nuovo incontro è stato fissato per il 15 settembre ma ricordo che il piano interprovinciale ha una definizione abbastanza lunga e prevede, tra l’altro, una valutazione ambientale strategica. Non siamo in assenza di pianificazione, c’era un piano provinciale approvato che è tuttora valido e un piano straordinario di area vasta che è tuttora valido. Non è che si tratta si ripartire da zero. Esiste una carenza di impianti e il piano prevede che si dia avvio alla realizzazione di vari impianti di varia natura, da questo punto di vista siamo impegnati ad avviare quanto deciso”.

Insoddisfatto si è detto Massai: “Perché volevamo sapere se vi sono effettivamente altre richieste di altri sindaci, oltre a Bencistà, che, sull’inceneritore di Testi, è arrivato a minacciare di negare le autorizzazioni per l’impianto. In tutta questa vicenda si è inserito anche l’autorevole parere e richiamo da parte del capogruppo in Consiglio provinciale Fusi, verso Bencistà, però vorremmo avere la certezza dei tempi. Anche perché ormai è più di un anno che la legge è stata fatta, vi sono state varie pressioni, e soprattutto lettere da parte dell’assessore regionale Bramerini che ha minacciato di commissionare quelle province che non avessero adempiuto velocemente a quella parte che riguarda l’autonomia antepiano.

Si sta affrontando la vicenda non tenendo conto che Case Passerini ha chiuso e probabilmente l’esportare fuori dalla Provincia ancora per molto tempo i rifiuti qui prodotti avrà un costo non indifferente anche per la tassazione che la Regione Toscana mette su questi tipi di trasferimento. E ci preoccupa soprattutto che non vi sia da parte delle tre province un quadro completo su quello che è il fabbisogno degli impianti, perché non vorremmo che il piano interprovinciale dei rifiuti, Firenze Prato Pistoia, fosse solo ed esclusivamente la sommatoria dei tre piani attualmente estinti, anche perché vorremmo che si comprendesse e si mettesse l’occhio su quelli che sono stati gli errori e le mancanze che noi negli anni scorsi abbiamo sottolineato”.

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