La Giunta Provinciale di Firenze, guidata dal presidente Andrea Barducci si è presentata questa mattina alla stampa prima della riunione di lavoro fissata oggi a Palazzo Medici Riccardi. “Il sostegno al lavoro, a fronte della grave crisi economica, è la priorità indiscussa – ha esordito il presidente Barducci -. Dobbiamo tutelare la capacità di resistenza del nostro sistema d’impresa. La Provincia deve investire nei settori che sono di sua competenza, ossia la formazione e l’innovazione.
Anche sulla cultura bisogna investire, e con la scelta dell’assessore Carla Fracci lo abbiamo in parte già fatto, perché è un grande veicolo di accrescimento sociale, ed è fondamentale per la promozione del territorio, e di attività che lo arricchiscono”. “Subito il tavolo contro le discriminazioni annunciato in campagna elettorale – ha proseguito Barducci – il tratto distintivo del nostro territorio sarà il binomio sviluppo e solidarietà, e spero che il Consiglio ci aiuti. Deve essere chiaro a tutti che la Provincia di Firenze si ribella alla logica per cui c’è chi è destinato ad andare avanti ed altro costretti a rimanere fermi”.
“Infine – ha concluso il presidente – la realizzazione della Città metropolitana: ormai è chiaro che a livello infrastrutturale, di mobilità, gestione dei rifiuti e procedure amministrative i confini che conosciamo ci sono stretti, anche per questo ho voluto come vicepresidente Laura Cantini, per 10 anni sindaco di Castelfiorentino, che può portare l’esperienza del circondario Empolese-Valdelsa nella realizzazione della città metropolitana”. La parola è poi passata all’assessore Carla Fracci che ha spiegato le motivazioni della sua scelta di accettare l’incarico di assessore, e ha ribadito la centralità della cultura nella formazione delle coscienze e della socialità, soprattutto per i giovani. "Gentilmente Andrea Barducci, appena è stato eletto nuovo presidente della Provincia di Firenze, mi ha telefonato per propormi quest’incarico da considerare molto, molto seriamente.
Poi, pochissimi giorni fa, ci siamo incontrati una volta a Firenze nel suo ufficio. In seguito mi ha scritto una lettera gentilissima e io ho dato la mia disponibilità ad assumermi la responsabilità molto seria, come deve essere, dell’assessorato alla cultura di una provincia italiana così importante come quella di Firenze", ha spiegato Carla Fracci. "È un’offerta di lavoro molto prestigiosa che è nata spontaneamente, senza nessuna prevedibilità, ma solo di conseguenza all’elezione di Andrea Barducci, ed è stata sua l’idea e lo ringrazio sentitamente.
Certo, è con ottimi propositi che accetto l’incarico ma anche con grande tremore nell’anima, però sono sicura che potrò avere tanti consigli disinteressati da donne e uomini di grande valore morale, da donne e uomini giovani e non più giovani, per assolvere bene e meglio possibile il compito che ho accettato. Mi sono sempre considerata un lavoratore, un’operaia che al posto di una catena di montaggio ha avuto l’occasione di lavorare per il teatro. Ho inteso il mio lavoro di danzatrice e di teatrante solo come un lavoro che mi ha dato sì notorietà e privilegi perché credo di aver svolto un lavoro ben fatto" ha concluso la neo-assessore alla Cultura.