La crisi si fa sentire e morde duro anche l’agricoltura, settore di fronte al quale si profila un autunno caldo e tutt’altro che facile. "Il delicato scenario è aggravato dai prezzi alla produzione che, complici i ricatti della grande distribuzione organizzata e delle diseconomie presenti nelle filiere, sono in caduta libera, a fronte di prezzi al consumo in continuo e costante aumento" si legge in un comunicato della Coldiretti Toscana. "Inoltre a complicare il quadro si aggiunge l’assenza di norme a tutela della corretta informazione dei consumatori (ovvero l’obbligo di dichiarazione dell’origine in etichetta per tutti i prodotti agroalimentari) e della trasparenza, che finisce per penalizzare il made in Italy e le aziende che lo producono.
Terzo fattore dirompente, un sistema bancario che stenta a riaccendere il motore del credito alle imprese", prosegue la nota. Di recente, infatti, l’organizzazione agricola ha promosso una importante e decisa mobilitazione denominata non a caso operazione verità. Sul fronte del credito, invece, per sostenere le imprese in un momento di difficoltà, ha messo in campo azioni altrettanto utili e importanti. A cominciare dall’attivazione di Creditagri, società di intermediazione creditizia, che sta cominciando a dare risposte e servizi efficaci alle realtà toscane.
Intanto per fare il punto della situazione e verificare i primi risultati raggiunti con l’applicazione della norma anticrisi varata dal governo regionale lo scorso mese di marzo, il presidente e il direttore di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli e Prisco Lucio Sorbo, insieme a una ristretta delegazione, hanno incontrato Giovanni Ricciardi, direttore di Fidi Toscana. L’organizzazione agricola ha apprezzato gli interventi deliberati dalla finanziaria regionale a sostegno delle imprese, che hanno già messo a disposizione garanzie per oltre 200 milioni di euro: una cifra capace di dare una boccata di ossigeno all’imprenditoria locale. "Purtroppo - fanno sapere da Coldiretti - al tempismo e all’efficienza dimostrati dalla Regione e da Fidi Toscana, non ha corrisposto, per ora, un altrettanto tempestivo dinamismo del sistema bancario, che ha reso disponibili solo 40 milioni di euro dei finanziamenti, già garantiti a sostegno del tessuto economico toscano.
Questa reazione rallentata desta, e non potrebbe essere altrimenti, la preoccupazione di Coldiretti che chiede agli istituti bancari di fare la loro parte e di mantenere gli impegni assunti con i principali attori del sistema produttivo regionale".