L’incessante ricerca nell’ambito dell’oreficeria di Alberto Zorzi è esposta in tutta l’inesauribile inventiva nella mostra "Alberto Zorzi - Gioielli, argenti, disegni 1973-2009" al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dal 29 luglio al primo novembre. La mostra ripercorre analiticamente un trentennio di attività dell’artista, dal 1973 al 2009, mettendo in luce l’assidua ricerca applicata da Zorzi nella creazione dei gioielli e degli argenti, che lo ha reso famoso in Italia e nel mondo.
Diverse sue opere sono entrate a far parte delle collezioni del Museè des Arts Dècoratifs Palais du Louvre a Parigi, del Victoria and Albert Museum di Londra, del Museum of Applied Arts and Contemporary Art di Vienna. Come scrive Ornella Casazza potremmo definire i gioielli di Zorzi "sculture da indossare", o "segni plastici" come lucidamente li definisce Crispolti, che, nel suo pregevole saggio in catalogo, afferma che nell'opera dell’artista: "L’inventiva plastica risulta interamente introiettata nella pratica orafa", al punto che "l'invenzione strutturale si apre alla disponibilità delle suggestioni espressive materiche". Attraverso la mostra si potrà conoscere anche l'attività svolta dall'artista tra Firenze ed Arezzo, sia sotto il profilo didattico, avendo insegnato per quindici anni all'Università degli Studi di Firenze storia delle tecniche artistiche e progettazione del gioiello, sia per l’attività creativa.
Quest’ultima, espressa ad Arezzo nella collezione Oro d'Autore e nella realizzazione di gioielli pensati come multipli a tiratura limitata, eseguiti da note ditte aretine come l'Uno A Erre, Koala Preziosi e così via, lucidamente presentata da Giuliano Centrodi nel suo testo in catalogo. L’esposizione di Palazzo Pitti è un evento unico, che ci permette anche di ammirare per la prima volta in Italia, una collezione di ampio respiro dedicata dall’artista all'oggetto d'uso quotidiano, all'argenteria, ripensata per determinare una nuova concezione dell'utensile per la casa, per un vivere emozionante e riflessivo in un susseguirsi consequenziale di concetti ideativi e progettuali, accompagnati da una continua ricerca sul procedimento operativo da applicare e reinventare.
Alcune opere di Zorzi sono presenti nelle collezioni pubbliche di Milano (Civico Museo Archeologico), Arezzo (Museo Nazionale di Oreficeria Contemporanea), Hanau (Deutsches Goldschmiedehaus), New York (Museum of Art and Design), Montreal (The Montreal Museum of Fine Arts), Perth (Art Gallery of Western Australia), Graz (Landesmuseum Joanneum), Erbach (Deutsches Elfenbeinmuseum). Alessandro Lazzeri