«Il 26 giugno, senza comunicarlo alla stampa, il Comune di Firenze ha dato il via libera ad un accordo sul contenzioso con la Fiorentina calcio per il canone della stagione 2004-2005».E’ quanto sostiene Giovanni Donzelli, consigliere del PdL. «Per questa vicenda e per le utenze – ha aggiunto - la Fiorentina, secondo il Comune, avrebbe dovuto pagare all’amministrazione 769.770,67 euro. La società si è sempre rifiutata di riconoscere questo debito. Il 26 giugno l'ha riconosciuto e in cambio il Comune ha regalato alla società sportiva i lavori per le sedute da rifare in base alle normative UEFA.
Questi lavori spettavano alla Fiorentina, come più volte ci aveva spiegato l’ex assessore Eugenio Giani nelle audizioni della commissione sport nella passata legislatura. Commissione presieduta da Dario Nardella oggi vicesindaco. Invece il Comune ne ha scalato l'importo di 372.000 euro dal debito. Nonostante questo regalo di quasi 400.000 euro alla società sportiva, ci risulta essere ancora in alto mare il rinnovo della convenzione dello stadio scaduta con la stagione 2007/2008 e ferma per una serie di motivi, tra cui un altro contenzioso relativo ai canoni dovuti dalla Fiorentina e mai riscossi dal Comune per la pubblicità all'interno dell'impianto». «Se Giani, Domenici e Renzi volevano fare dei regali a Della Valle – ha proseguito Donzelli - avrebbero dovuti farli con i soldi propri, non con quelli di tutti i fiorentini senza nemmeno passare dagli organi istituzionali.
Non si tratta oltretutto di regali alla squadra, ma ad un imprenditore che economicamente non ne avrebbe certamente necessità. Gli amministratori fiorentini del centrosinistra forse hanno la coda di paglia, tant'è che hanno cercato di far passare inosservata questa transazione». «Nessun annuncio alla stampa, nessun comunicato, nessun coinvolgimento delle commissioni competenti – ha concluso il consigliere del PDL - cosa ne pensa il vice sindaco Nardella che da presidente di commissione si era fatto assicurare cose diverse dalla giunta? Vorrei vedere delle istituzioni più zelanti a difendere il bene della città che il buon rapporto con l'amico- imprenditore Della Valle». «L’atto al quale si riferisce il consigliere del PdL Giovanni Donzelli costituisce lo sviluppo di protocollo d’intesa approvato dalla giunta, alcune settimane prima, su mia proposta».
E’ quanto ha dichiarato Eugenio Giani, ex assessore allo sport, competente nel merito per le questioni sollevate dall’esponente del centrodestra. «Tale protocollo – ha spiegato Giani - ha consentito al Comune di operare una vera e propria transazione con pendenze pregresse portando la Fiorentina calcio a fare fronte interamente alla spesa per il cambiamento dei seggiolini dello stadio secondo i nuovi parametri richiesti dalle normative Uefa senza che l’amministrazione, da un punto di vista della liquidità di cassa, fosse impegnata». «Il ragionamento del consigliere Donzelli – ha sottolineato - parte dal presupposto errato che l’intervento di cambiamento dei seggiolini di tutto lo stadio, esclusi quelli della tribuna coperta che sono già a norma, fosse un intervento di semplice manutenzione ordinaria e quindi di sostituzione dei manufatti. Tutto questo non corrisponde: i nuovi seggiolini hanno ciascuno uno schienale di almeno 30 centimetri e quindi hanno caratteristiche completamente diverse dai semplici punti di appoggio che c’erano in precedenza». «L’intervento, quindi – ha concluso Eugenio Giani - da un punto di vista tecnico è stato considerato manutenzione straordinaria e perciò ai sensi della convenzione, a carico del Comune.
In realtà abbiamo risolto tutta la potenziale vertenza giuridica che si poteva aprire con una transazione di cui la determinazione dirigenziale contestata da Donzelli è l’ultimo riferimento. Ritengo invece che l’amministrazione comunale abbia complessivamente ben gestito con Fiorentina tutta l’operazione in termini di efficacia ed efficienza evitando che per problemi di interpretazione della convenzione vi fosse l’eventualità di giovare in campo neutro le prossime partite della Champions League».