“La nomina a Presidente dell’Ataf dell’avvocato Filippo Bonaccorsi potrebbe rendere automaticamente nullo il Piano per il trasporto Pubblico locale della Provincia, avendoci collaborato quando era dirigente dell’amministrazione provinciale”. I consiglieri del Pdl Nicola Nascosti e Guido Sensi sottolineano la presunta incompatibilità del nuovo incarico di Bonaccorsi con il Piano della Provincia per il trasporto pubblico locale. “Come può Bonaccorsi presiedere il Consiglio d’Amministrazione di Ataf conoscendo benissimo, avendo collaborato alla stesura del Piano per il trasporto pubblico locale con i relativi bandi di gara d’assegnazione che saranno a livello europeo e che verranno fatte nei prossimi mesi? O Bonaccorsi rinuncia a questo incarico oppure la Provincia è chiamata a riscrivere tutto il Piano e rifare i bandi di gara – aggiungono Sensi e Nascosti – visto che Bonaccorsi è già al corrente dei requisiti necessari da presentare, da parte delle società, avendoli redatti con l’allora assessore ai trasporti e mobilità Cristina Giglioli.
C’è un’incompatibilità palese che deve essere chiarita. Il presunto decisionismo di Renzi che azzera i vertici dell’Ataf per sistemare qualche suo fedele dirigente mette in seria difficoltà la Provincia che ha il compito di scrivere il Piano dei trasporti e fare le gare per l’assegnazione del servizio”. Intanto i gruppi dell’opposizione di sinistra alla Provincia ed al Comune di Firenze, unitamente alle rispettive coalizioni e federazioni provinciali, "esprimono attenzione e sostegno alla lotta dei lavoratori dell’Ataf per il rispetto degli accordi sindacali, dei loro diritti, la sicurezza sul lavoro, il risanamento dell’azienda, per offrire un trasporto pubblico locale adeguato alle necessità della popolazione". "Il disavanzo dell’azienda di trasporto pubblico locale dell’area fiorentina non può essere risanato comprimendo i diritti dei lavoratori con una flessibilità esasperata degli orari e dei turni - si legge in un comunicato stampa a firma Andrea Calò e Tommaso Grassi -, senza per questo ottenere alcun vantaggio per l’utenza, ma anzi peggiorando il servizio, al contrario sono necessarie misure strategiche e non palliativi, in un piano organico della mobilità cittadina, fondate sul rispetto dei lavoratori e degli utenti (lavoratori, studenti, pensionati)". Per approfondire la questione e dare vita ad un’iniziativa concreta, questi gruppi incontreranno nella mattinata di lunedì 6 luglio le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil, Faisa-Cisal e Cobas. E proprio le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Faisa-Cisal e Ugl Trasporti) sono intervenuti sulla vicenda Ataf, questo pomeriggio, con un comunicato unitario. "A pochi giorni dal suo insediamento, il nuovo sindaco di Firenze, al contrario di coloro che l’hanno preceduto in Palazzo Vecchio, ha dato finalmente una grossa spinta alla vertenza Ataf verso la sua risoluzione, dopo due anni di lenta agonia", si legge nella nota che poi prosegue: "In poche ore ha preso la decisione che aspettavamo da tempo: ha mandato a casa Presidenza, Direzione e CdA.
La nuova proprietà si è dimostrata da subito seria e decisa, con un provvedimento senza precedenti che mette le basi per un positivo 'punto e a capo' (citando le parole dell’Assessore alle partecipate)". Infine, "nel dare il benvenuto al nuovo gruppo dirigente che verrà, desideriamo sottolineare che dovranno essere affrontate tematiche quali le condizioni di lavoro dei dipendenti, questione annosa e ad oggi irrisolta. Pertanto queste organizzazioni sindacali ritengono necessario aprire un tavolo di confronto fin da subito con la nuova Presidenza di Ataf, su temi fondamentali: piano industriale, aggregazione di aziende di Tpl, integrazione ferro-gomma, gare d’appalto del 2010 e infrastrutture".