Ai minimi storici l’inflazione annuale a Firenze: in un anno prezzi aumentati in media solo dello 0,2%. Questo il dato più significativi dell'anticipazione dei risultati del calcolo dell'inflazione a Firenze per il mese di giugno (che dovranno essere poi confermati dall'Istat) secondo gli indici per l'intera collettività nazionale, presentati oggi dall'ufficio comunale di statistica. La rilevazione si è svolta dal primo al 21 del mese di giugno su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.600 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.
Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti e capitoli sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. La variazione mensile è +0,2% la stessa di maggio. La variazione annuale è +0,2% mentre a maggio era +0,7%. Si tratta del valore minimo registrato a Firenze da quando viene calcolato localmente. A contribuire a questo risultato sono stati gli aumenti registrati nei capitoli ricreazione spettacoli e cultura e trasporti in parte compensati dalle diminuzioni dei capitoli comunicazioni, servizi sanitari e spese per la salute e prodotti alimentari e bevande analcoliche. L'aumento mensile del capitolo ricreazione spettacoli e cultura (+1,2%) è il più alto registrato questo mese tra tutti i capitoli di spesa.
Le principali variazioni si segnalano per i pacchetti vacanza (+7,2%), per le palestre e i centri sportivi (+3,2%) e per i periodici (+2,1%). Il forte aumento mensile del capitolo dei trasporti (+1,1%) deriva dai rialzi registrati per i prezzi dei carburanti (+4,8%). In diminuzione i trasporti aerei (-4,7%). La variazione annuale rimane comunque negativa (-4,4%). Nel capitolo dei servizi sanitari e spese per la salute si registra una forte diminuzione per i medicinali (-1,8%) mentre nel capitolo delle comunicazioni si segnala una forte diminuzione delle apparecchiature e del materiale telefonico (-7,7%). La forte variazione negativa mensile del capitolo prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) è dovuta al calo registrato dal latte (-2,4%), dalla pasta (-2,5%) e dai gelati (-4,8%) solo in parte compensati dagli aumenti delle patate (+8,5%).
La variazione annuale passa da +2,5% del mese di maggio a +1,0% per giugno. Il dato complessivo annuo di +0,2% è il risultato della diminuzione dei beni, che nel paniere rappresentano il 57% del peso complessivo, pari a -0,7%, a fronte di un aumento dei servizi, che pesano per il restante 43%, pari a +1,5%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che sia i prodotti alimentari non lavorati (per esempio ortaggi, frutta, pesci e carne) sia gli alimentari lavorati (tra cui pane, bevande, scatolame, formaggi) segnano variazioni piuttosto contenute, pari rispettivamente a +1,6% e +0,6%.
I beni energetici non regolamentati, come i carburanti, registrano una variazione annua negativa rispetto a giugno 2008 di -19,3%. La variazione annuale dei beni energetici regolamentati (fra cui energia elettrica e gas metano) è pari a +0,6%. La variazione annuale di prezzo dei beni durevoli (tra cui elettrodomestici e automobili) è +1,2% mentre quella dei beni non durevoli (tra cui medicinali, saponi e detersivi) è più elevata essendo pari a +1,9%. Piuttosto elevata anche la variazione annuale dei beni semidurevoli (fra cui abbigliamento e libri) pari a +2,3%. Tra i servizi è più elevata la variazione annuale per quelli regolamentati (+2,9%) rispetto a quelli non regolamentati (+1,4%). Tutti i dati sono presenti in rete civica.