9 novembre 1989: crolla il Muro di Berlino, finisce un mondo. Pochi giorni dopo, il segretario del Pci Achille Occhetto pronuncia, davanti ai partigiani della Bolognina, parole destinate a cambiare per sempre la politica italiana. È l’atto iniziale della fine del più importante partito comunista d’Occidente. Nei quindici mesi successivi, fino al congresso conclusivo di Rimini del febbraio 1991, la dissoluzione del grande partito di massa si trasformerà in una vicenda intricata e piena di colpi di scena, che assumerà via via toni epici, tragici, a tratti farseschi. “Qualcuno era comunista” (Sperling&Kupfer), racconta questa storia, come un romanzo corale che coinvolge, allo stesso modo, la Dirigenza e la Base interrogandosi sugli esiti e sull’eredità della cosiddetta “Svolta della Bolognina”. Lunedì prossimo 29 giugno l’autore del volume Luca Telese sarà alla libreria Feltrinelli di via de’ Cerretani (Firenze) per presentarlo.
Appuntamento alle ore 18. L'autore Luca Telese, 35 anni, giornalista parlamentare. Dal 1999 è a il Giornale, dove scrive soprattutto di politica, ma anche di spettacoli, cultura, varia umanità. Dal 2003 collabora con Vanity Fair. Autore di numerose trasmissioni televisive (Chiambretti c'è, Batti & Ribatti, Cronache marziane), ha condotto il programma Planet 430, scritto insieme a Lorenzo Mieli e Vittorio Zincone. Ha pubblicato “La lunga marcia di Sergio Cofferati” e “Lula! L'uomo che vuole cambiare il Brasile (e il mondo)”