Domani, giovedì 25 giugno (ore 18:30) presso la sede della Galleria del Palazzo (Lungarno Guicciardini, 19) sarà inaugurata la mostra "Donna… Fantasia… Creatività", seconda tappa del progetto triennale solo al femminile iniziato nell’estate del 2008.
L’ esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 19 settembre (da martedì a sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 15 alle 19, chiusa durante il mese d’agosto).
La Galleria del Palazzo presenta una collezione appositamente selezionata di opere di un gruppo di sei artiste di talento selezionate fra le più interessanti attualmente nel mercato dell’arte contemporanea.
L’evento propone una riflessione attorno alla relazione che può avere la propria fantasia nelle 35 opere presentate da queste donne, cosi diverse fra loro per formazione, metodologia, tecniche espressive, diversificate e, o contaminate ma unite da un filo sottile: il colore, con una sensibilità delicata, intima, deliziosamente femminile.
Myriam Cappelletti. Complessi e moderni i procedimenti dei suoi lavori che si rifanno all’intonaco incidendo le tele, talvolta di grezza grammatura, con pigmenti propri del affresco e della grafica, ottenendo risultati sorprendenti.
I suoi quadri spaziano dai lunghi e verticali drappi di stoffa, al quadrato, alla composizione ordinata di riquadri. I lavori in mostra hanno le tonalità tenue arricchiti di simboli come vuole la pittura segnica.
Angela Crucitti. Le sue tele hanno luminescenti fondi oro di antica memoria, preziosi materiali interpretati con moderna sensibilità che creano un effetto di suggestioni luminose, quasi un'immagine che si riflette su uno specchio d’acqua. I temi di architettonici e paesaggistici borghi medievali sono resi in risalto “con una gamma cromatica piena di ricchezza, varietà e delicatezza”.
Donatella Isola.
L’amore per l’oggetto e la visione di designer si concettualizza in tutta la sua forza nei suoi lavori, inventati senza le forzature di canoni stabiliti, attingono a fantasie romantiche, idee semplici o fantasiose a immagini di viaggi.
Laura Lodigiani. Manipola in un gioco di fantasia un semplice foglio di giornale, lo lavora impastandolo, lo manipola con tela e altri materiali, lo trasforma con colori a olio, acrilici, matita, fino a far emergere l’immagine in una creazione molto originale.
Fosca Rosselli.
Motivo ricorrente dell'opera di Fosca, oltre alla materia e il simbolismo e l’evocazione tra dimensione onirica e reale, continua ad immaginare rifugi ideali, dettati dalla sua aspirazione ad una felicità semplice e pulita, dalla voglia di creare una realtà lontana da quella contingente.
Josephine Zayal. Afferma che le sue opere, hanno un processo d’ intenso lavoro mentale, talvolta a stratti, senza tempo, che nel momento della creazione, sono il risultato immediato ed emozionate che apre la strada a sperimentazione infinite nella forma, nel colore, nei materiali e la realizzazione dell’opera può iniziare nel geometrico per finire nella macchia.