Per il 2008 l’Università di Firenze non ha superato la quota del 90% nel rapporto fra spese fisse per il personale e Fondo di finanziamento ordinario (FFO). Tale percentuale, prevista dalla normativa vigente, è stato assunto come parametro per individuare gli atenei con i conti a posto dalla recente legge 1/2009, anche ai fini della possibilità di assumere nuovo personale. Lo ha comunicato all’Università di Firenze lo stesso Ministero che, a seguito di una richiesta di ricalcolo avanzata dall’ateneo, ha corretto così la precedente collocazione che vedeva invece Firenze appena sopra il 90%.
“Il dato consente al nostro ateneo di collocarsi nuovamente fra quelli cosiddetti ‘virtuosi’ – ha dichiarato Marinelli informando oggi il Consiglio di amministrazione - e può essere letto come il risultato degli interventi effettuati dall’Università fiorentina a partire dal 2006. Sottolineo che il superamento del 90%, a conti fatti, si è riscontrato solo per il 2007. Conseguenza negativa di questa errata classificazione dell’Ateneo, però, è la non assegnazione alla nostra università delle risorse per il cofinanziamento di nuovi posti di ricercatore.
Chiederemo al Ministero che i fondi possano essere reintegrati. Il rientro nei parametri richiesti è un traguardo importante, ma – ha sottolineato il rettore - per poter riprendere le assunzioni a tempo indeterminato dovranno essere verificate altre condizioni: la copertura finanziaria in bilancio e il rispetto dei limiti imposti dalla normativa sul turn-over”.
Il Consiglio di amministrazione dell’ateneo ha deciso, nella seduta odierna, di prorogare fino al prossimo 31 dicembre, 68 contratti del personale tecnico-amministrativo precario, in possesso dei requisiti per la stabilizzazione.
L’organo di governo universitario, inoltre, ha approvato il progetto definitivo per l’edificio destinato alle biotecnologie agrarie nel polo di Sesto fiorentino e contestualmente anche due importanti interventi di urbanizzazione per l’area. Il progetto fa parte del programma previsto per il trasferimento della facoltà di Agraria a Sesto, nel quadro dell’accordo con la Regione Toscana, la Provincia , il Comune di Firenze e il Demanio. L’opera è finanziata in gran parte con i fondi della Cassa Depositi e Prestiti: “Era urgente procedere anche perché c’era il rischio di perdere i finanziamenti stanziati – ha sottolineato Marinelli – ma con questo atto, che rappresenta un adempimento spettante all’Università e già pianificato dalla fine degli anni ‘90, l’ateneo vuol dare anche un segnale di stimolo alle istituzioni coinvolte nell’accordo di programma per riprendere in mano gli impegni assunti, che riguardano immobili di prestigio e di grande impatto sulla città”.