Firenze, 11 giugno 2009- Si ridurranno i tempi impiegati dalle banche per erogare i crediti a famiglie e imprese grazie a un protocollo d'intesa firmato oggi in Prefettura. I 12 istituti aderenti s'impegnano infatti a completare l'esame delle domande entro 15 giorni e a stanziare i finanziamenti richiesti nei successivi 15, termini che possono allungarsi fino a un massimo di 30 giorni per i casi in cui l'istruttoria è più complessa. L'accordo firmato oggi costituisce un'integrazione al protocollo antiusura siglato in Prefettura nel novembre 2007 e si inserisce nell'ambito delle iniziative portate avanti dallo speciale Osservatorio regionale sull'andamento del credito che, nel corso delle riunioni tenute in queste settimane a palazzo Medici Riccardi, ha registrato un allarme per i tempi troppo lunghi, fino a sei mesi secondo alcune denunce, con i quali le banche danno risposta alle richieste di prestito.
Il protocollo, oltre a ridurre i tempi di istruttoria ed erogazione dei crediti, prevede anche un'altra importante novità: il "moltiplicatore" applicato alle imprese (cioè il rapporto tra garanzia fornita attraverso i confidi e finanziamento erogato), fissato in 1 a 2, diventa ora 1 a 4: ciò significa che se fino ad oggi con una garanzia di 10 potevo ottenere un finanziamento di 20, ora a fronte della stessa garanzia posso ricevere 40.
Altra iniziativa dell'Osservatorio presentata oggi è la campagna che Anci Toscana, Upi, Uncem, Regione Toscana e Prefettura di Firenze avvieranno nelle prossime settimane per informare sia sulle opportunità di sostegno al credito, messe in campo da ciascuno di questi enti, sia sulla possibilità per cittadini e imprese di rivolgere reclami ai prefetti per segnalare difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari.
A disposizione anche un numero di telefono dedicato (055.2783630, orario 9-12 dal lunedì al venerdì) per avere informazioni.
"Il motivo che ci ha spinto a mettere in moto questa campagna sta nel fatto che i reclami sono bassi: 23 in tutta la Toscana - ha spiegato il prefetto Andrea De Martino - un numero che mi auguro sia il segno di una capacità di tenuta di tutto il sistema per sostenere famiglie e imprese in difficoltà. Ma ci possono essere altre cause - ha aggiunto - Da un lato è forse poco conosciuta la possibilità di sporgere reclami, ma dall'altro c'è anche il timore, registrato dal nostro Osservatorio, che una volta segnalato un trattamento penalizzante ci si possa giocare il rapporto di fiducia con la banca".
Da aprile ad oggi sono pervenuti in tutto alle prefetture toscane 23 reclami, di cui 9 da famiglie e 14 da imprese.
18 sono ancora in attesa di riscontro da parte delle banche, che hanno 30 giorni di tempo per rispondere alle prefetture, 5 sono già stati esaminati, di cui 2 accolti favorevolmente dall'istituto di credito interessato.
La campagna informativa, come ha illustrato il segretario generale di Anci Toscana, Alessandro Pesci, punta a coinvolgere come "vettori" gli enti più vicini ai cittadini: i comuni, le province e le comunità montane ai quali sarà consegnato un kit in formato elettronico, costituito da un dépliant, una locandina e un banner, per essere inserito su siti web, stampato su pubblicazioni cartacee ed esposto negli urp e negli altri uffici della pubblica amministrazione locale.
E' previsto anche uno spot radio per la divulgazione del quale sarà chiesta ospitalità gratuita agli organi di informazione quale forma di "pubblicità progresso".