Firenze – Un libro per ricordare le vittime della ‘Ndrangheta, per rompere il muro del silenzio. Il coraggio di dire no all’omertà e all’indifferenza. Sono le ragioni che hanno spinto Mario De Grazia a scrivere “Vittime dell’oblio”, il volume che verrà presentato venerdì 26 giugno alle 17.30 in Sala Affreschi a Palazzo Panciatichi (via Cavour 4, Firenze). L’autore rievoca gli eventi mafiosi accaduti a Lamezia Terme negli ultimi vent’anni. A partire dai primi anni ’90, quando la ferocia della ‘Ndrangheta era seconda solo a quella di Cosa Nostra, lo scrittore ripercorre la scia di sangue che fece piombare anche la Calabria nel cupo periodo dello stragismo.
Dall’uccisione del commissario di Polizia Aversa e della moglie, fino all’esecuzione di due netturbini innocenti, uccisi a scopo dimostrativo per far intuire le mire delle cosche sugli appalti dei rifiuti. Sono queste le “Vittime dell’oblio”, abbandonate nel freddo dell’indifferenza. Ripercorrendo poi le indagini che scaturirono da questi fatti, Mario De Grazia punta il dito tanto contro la politica, denunciando le infiltrazioni mafiose che portarono allo scioglimento del comune di Lamezia, quanto contro un’opinione pubblica colpevole di aver frettolosamente rimosso tali vicende.
E l’oblio è l’ulteriore violenza consumata nei confronti delle vittime di mafia. “Una collettività – sostiene l’autore – che rimuove i fatti che hanno segnato tragicamente la sua storia senza farne memoria e senza provare a spiegarsene le ragioni, rinuncia a una buona occasione per progredire”. Interverranno alla presentazione Don Andrea Bigalli, direttivo nazionale di Pax Christi e direttivo toscano dell’associazione “Libera”, il magistrato Pierluigi Onorato e Severino Saccardi, consigliere regionale e direttore della rivista “Testimonianze”.
(mb)
