Non uno ma due dipinti leonardeschi raffiguranti la “Gioconda nuda” arriveranno nel Museo Ideale di Vinci nel pomeriggio di venerdì 12 giugno, insieme ad altre opere sconosciute come una tavoletta recuperata nei depositi degli Uffizi e restaurata per l’occasione. Un primo mistero è svelato: la prima “Gioconda nuda” già annunciata è quella appartenuta al cardinale Fesch, zio di Napoleone Bonaparte e grande collezionista (possedeva anche il “San Girolamo” di Leonardo, oggi nei Musei Vaticani).
Sono queste alcune delle tante rarità della mostra “Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda” che, attraversando cinque secoli, si conclude con autografi di protagonisti del Novecento (da Duchamp a Kolar), cinquanta Giocondoclastie di Jean Margat, il più ampio repertorio iconografico digitale e spettacolari esami scientifici eseguiti sull’originale del Louvre da Pascal Cotte (Lumiere Technology). La mostra sarà inaugurata sabato 13 giugno alle ore 17 e sarà aperta al pubblico da domenica 14 giugno fino al 30 settembre.