di Mauro Banchini
Firenze Per il presidente della Regione Toscana il Paese ha oggi estremo bisogno di iniziative culturali che siano di grande spessore; esattamente come quella presentata questa mattina nel Cenacolo della Basilica di Santa Croce: il convegno internazionale (“Il caso Galileo. Una rilettura storica, filosofica, teologica”) prevista a Firenze, su iniziativa dei padri gesuiti della fondazione Stensen, dal 26 al 30 maggio. Convenendo sulla qualità scientifica dell'iniziativa che si aprirà, alla presenza del Capo dello Stato, proprio nella Basilica dove riposa Galileo, per il presidente della Regione troppo spesso il dibattito culturale odierno è afflitto da temi marginali, da argomenti di assoluta pochezza per cui davanti a un evento così qualificato verrebbe la voglia di partecipare dall'inizio alla fine magari cancellando gli impegni di cinque giorni interi di agenda.
A giudizio del presidente della Toscana, l'iniziativa ha le caratteristiche per affrontare con il taglio giusto, quello dello studio, uno fra i temi cardine di sempre: il rapporto tra verità scientifica e verità religiosa, oggi reso attuale anche da complesse questioni etiche.
Il convegno (cui aderiscono 18 autorevoli istituzioni, italiane e vaticane: dalla Specola al CNR, dalla Normale di Pisa alla Pontifica Accademia delle Scienze, dal Pontificio Consiglio della Cultura all'Accademia dei Lincei) è stato presentato da padre Ennio Brovedani che ha sottolineato “il rigoroso protocollo scientifico” nonché la circostanza che “per la prima volta dopo 400 anni” così tanti studiosi da tutto il mondo si ritrovano insieme sul caso Galileo.
“Molto fiducioso” si è detto il prof.
Paolo Galluzzi, direttore del Museo di Storia delle Scienze. Discuteremo – ha aggiunto ricordando la “piana armonia” trovata del Comitat o scientifico - “da punti di vista anche diversi fra loro con franchezza e obiettività. Sono dunque certo che i risultati contribuiranno a farci fare passi in avanti”. Sulla stessa linea anche il rettore della Basilica di Santa Croce, il francescano padre Antonio Di Marcantonio (“Lieto di ospitare, proprio in Santa Croce, la rilettura di fatti passati che ci insegnano molto anche oggi”) mentre il presidente dell'ente Regione ha colto l'occasione per illustrare “Sotto il segno di Galileo”, nutrito pacchetto di iniziative coordinate dalla Regione Toscana per l'anno galileiano: fra queste una riflessione sul rapporto scienza/pace, nel prossimo luglio, in occasione del tradizionale Meeting di San Rossore.
E' stato anche ricordato come la Regione Toscana stia operando per donare “piccoli telescopi” agli alunni toscani coinvolti nelle iniziative galileiane. E a proposito di strumenti scientifici, Paolo Galluzzi ha fatto pre sente come una copia esatta del cannocchiale di Galileo sia in orbita nello spazio, proprio in questi giorni, con la missione NASA chiamata a riparare il telescopio spaziale “Hubble”, in qualche modo considerato “pronipote” dello strumento galileiano.