Firenze- Cinquecento grazie. Un grazie per ogni mamma che nell’anno ormai trascorso ha donato il proprio latte a una delle sei Banche del Latte Umano Donato della Toscana. Un grazie che la Regione Toscana – Assessorato per il Diritto alla Salute e la rete della Banche del Latte, di cui ne è coordinatrice l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, esprimono in questa festa dedicata alla mamma. La generosità e la profonda cultura della donazione che ha spinto queste cinquecento donne a dare il proprio latte, ha permesso di aiutare concretamente tanti bambini, nati prematuri o affetti da gravi patologie, per i quali il latte materno non è solo una alimento ma una cura preziosissima.
Per tutte queste mamme e per quelle che in futuro faranno questa scelta, la Regione Toscana sta lavorando affinché questa esperienza di donazione diventi un patrimonio importante, sotto ogni profilo.
Per questo proprio in questi giorni è massimo l’impegno per realizzare in tempi rapidi la rete regionale di Banche del Latte Umano donato. Una rete che fa della qualità e della sicurezza, i suoi punti di forza e di novità rispetto al panorama italiano. La rete, realizzata dalla Regione Toscana avvalendosi del know how del Centro Regionale Trasfusionale, equipara la donazione del Latte Umano a quella del sangue, del cordone e degli organi, garantendone l'estrema sicurezza sotto ogni profilo, sia per chi dona, sia per chi questo dono lo riceve.
Istituita con delibera regionale, la rete a cui afferiscono le Banche del Latte Umano Donato di Lucca, Viareggio, Arezzo, Siena (Policlinico Le Scotte), Grosseto e Firenze, grazie alla preparazione e alla professionalità dei suoi operatori, garantisce un percorso di qualità per questo importantissimo nutrimento, dagli effetti terapeutici per i neonati che ne hanno bisogno. Il sistema garantisce, secondo i dati del 2008, un fabbisogno annuo di circa 5.000 litri di Latte Umano donato, di cui 2.500 litri dalla Banca del Meyer.
Una rete che garantisce alle mamme che vogliono donare il proprio latte, lo stesso percorso di idoneità previsto per i donatori di sangue.
Per consentire l'interazione, i controlli, le verifiche e gestirne la domanda e la richiesta, tra le Banche sparse per diverse aree geografiche della Toscana, si sta allestendo un sistema informatico del tutto simile a quello esistente per il sistema delle donazioni. Una rete capace di organizzare le disponibilità di Latte Umano, a tutto vantaggio della salute dei bambini e della mamme. Qualità, sicurezza e cultura della donazione, sono gli elementi innovativi della rete delle Banche del Latte Umano che permette alla Toscana di fare scuola in Italia.
Un modello innovativo basato su un sistema della sicurezza che fa della regione, la prima per donazioni nel nostro Paese.
I fiori sono il regalo più gettonato dagli italiani per la festa della mamma con oltre 3,5 milioni di persone che li acquistano in questa speciale ricorrenza (dati Ismea Ac Nielsen). Tra i fiori prevalgono ovviamente le rose rosse, le più richieste anche al Mercato dei Fiori di Sanremo. La ricorrenza della festa della mamma, che si festeggia la seconda domenica del mese di maggio (quest’anno il 10 maggio) vede raddoppiare il prezzo delle rose (al produttore), e triplicare il fatturato dei fioristi per quanto concerne esclusivamente la vendita della regina dei fiori.
In Italia molte rose arrivano dal Terzo Mondo, a prezzi bassissimi. Ma il grande valore aggiunto delle rose di maggio della Riviera dei Fiori è il profumo. Per la festa della mamma infatti al Mercato dei Fiori di Sanremo le rose sono infatti prodotte in pien’aria, con vantaggi irripetibili in termini di colore e profumo.
Un fiore prima viene guardato e poi istintivamente annusato. Per catturare l’attenzione è necessario colpire l’occhio, per completare il gioco bisogna solleticare l’olfatto.
I fioristi più attenti alla qualità e agli umori del mercato cercano i fiori profumati e sanno come valorizzarli. Il mercato del fiore profumato è piccolo ma è in aumento. La rosa profumata ha saputo conservarsi una certa nicchia di mercato, da parte di clienti disposti a spendere poco di più per un prodotto capace di distinguersi. Una nicchia che si sta allargando, tanto è vero che la metà dei commercianti dichiarano essere in forte aumento la commercializzazione di rose profumate. L’importazione da paesi della fascia equatoriale come Kenia, Colombia ed Ecuador avviene esclusivamente per via aerea.
La necessità di sfruttare lo spazio impone imballaggi molto costipati che danneggiano foglie e fiori: i prodotti più delicati diventano più difficili da gestire e arrivano rovinati, in primis le rose profumate sono le più delicate perché lo sviluppo stesso del profumo diminuisce quasi sempre la durata. Inoltre la mancanza di stagionalità non favorisce lo sviluppo del profumo. Il prodotto olandese ha invece qualità elevata ma è molto standardizzato: è un prodotto generalista che deve andare bene su tutti i mercati del mondo e non solo in piccole nicchie.
Privilegia colori definiti ed omogenei ed è coltivato esclusivamente in serra tutto l’anno.