di Susanna Cressati
Firenze- Presi d'assalto da circa un milione e 300 mila cittadini ogni anno, i Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere toscane hanno l'esigenza di interventi continui di potenziamento e miglioramento. Ci vogliono però risorse adeguate. A questo ha provveduto nuovamente la giunta regionale stanziando, su proposta dell'assessore regionale per il diritto alla salute, 3.844.000 euro che vengono messi a disposizione delle Aziende per realizzare le cosiddette “discharge room” (camera delle dimissioni), acquistare arredi e attrezzature e pagare il personale necessario.
Una robusta iniezione di liquidi che possono essere subito spesi a vantaggio dell'accoglienza e delle prestazioni riservate ai cittadini. La “discharge room” nasce per facilitare lo scorrere del flusso dei pazienti in uscita dall'ospedale e quindi per ridurre l'attesa di coloro che, entrati in ospedale dalla “porta&rdquo ; del pronto soccorso, vengono destinati ai vari reparti. L'esperienza effettuata l'anno scorso dall'Azienda Ospedaliera Universitaria Le Scotte di Siena, che l'ha introdotta per prima, ha fatto registrare un netto miglioramento dei tempi di permanenza al Pronto soccorso di circa 10 punti percentuali, passando dal 72% all'83% dei pazienti trattati e dimessi entro le 4 ore.
La nuova organizzazione, sancita da una delibera regionale del primo dicembre scorso e ora finanziata per tutte le Asl, funziona in pratica così: le dimissioni dei pazienti dai reparti di degenza viene comunicata con un giorno di anticipo al personale della discharge room.
Questo ha così il tempo di organizzare con le associazioni di volontariato il trasporto di quei pazienti che hanno bisogno di ambulanza o pulmino attrezzato per poter tornare a casa. La mattina i pazienti in dimissione vengono trasferiti dal reparto alla discharge room, che si trova al piano stradale e vicina al Pronto Soccorso. Per l'attesa dei pazienti sono previste delle poltrone o dei letti, l'ambiente è aperto ai familiari, sono disponibili riviste e televisione, una sala per il pranzo e la sorveglianza è garantita da personale tecnico/infermieristico.
Nella fase di attesa è possibile la consegna diretta dei farmaci, la spiegazione della terapia o degli atti assistenziali necessari al paziente o ai familiari. C'è anche una “camera calda” che facilita le operazioni di trasferimento all'esterno soprattutto nei casi di pazienti costretti a letto o con difficoltà di movimento. Intanto nei reparti si preparano i letti lasciati liberi, che così sono immediatamente pronti ad accogliere i pazienti in arrivo dal Pronto Soccorso.
Queste nuove risorse si aggiungono a imponenti investimenti decisi negli ultimi anno dalla giunta regionale per cambiare il volto dei Pronto soccorso: la delibera 140 del febbraio 2 008 stanziava 12.388.000 euro per il miglioramento organizzativo (personale) e circa 60 milioni per la componente strutturale e tecnologica, tutti fondi ormai reperiti e assegnati ai progetti presentati dalle Asl.
Finanziamenti assegnati alle Asl e AOU per strutture, arredi, attrezzature e personale dei Pronto Soccorso (importo in euro): Asl 2 Lucca 320.000, Asl 3 Pistoia 442.000, Asl 4 Prato 277.000, Asl 5 Pisa 180.000, Asl 6 Livorno 300.000, Asl 8 Arezzo 160.000, Asl 9 Grosseto 203.000, Asl 10 Firenze 608.000, Asl 11 Empoli 354.000, Asl 12 Viareggio 121.000, Aou Careggi 370.000, Aou Meyer 170.000, Aou Siena 227.000, Aou Pisa 112.000, TOTALE 3.844.000.