Sono Viareggio e Camaiore i comuni “individuati” per ospitare i primi “farmer market” della zona di costa che permetteranno settimanalmente (o con cadenza quindicinale) al consumatore di trovare prodotti tipici, frutta e ortaggi, nel pieno rispetto del giusto rapporto prezzo-qualità e senza costi aggiuntivi imputabili alle intermediazioni. Una risorsa per decine di imprese agricole che potranno vendere direttamente, e una opportunità per il consumatore, sempre più consapevole e attento a cosa mette nel piatto, che potrà risparmiare fino al 30%.
La convention nazionale di Coldiretti a cui ha partecipato il premier Berlusconi, assieme al Ministro Zaia e Scajola, dando il via al progetto “Stop a inganni e speculazioni.
Nasce la filiera agricola tutta italiana” ha impresso una forte accelerazione al progetto “anche in Versilia che finalmente avrà – ha annunciato il responsabile della Versilia, Maurizio Del Chiaro che ha partecipato alla convention di Roma assieme ad una delegazione guidata dal Presidente Dina Pierotti – entro la fine dell’anno almeno due mercati della filiera corta”. Il primo esperimento, primo banco di prova per “saggiare” l’appeal nei confronti del consumatore finale, sarà la prossima edizione di Demetra a Camaiore in programma al 22 al 24 maggio, dove verrà allestito all’interno degli spazi di Villa Le Pianore, un “farmer market” abitato da una ventina di produttori che porteranno direttamente dai loro campi frutta e verdura fresca e ancora bagnata dalla rugiada.
Sarà questa la prima uscita ufficiale.
I due punti di vendita diretta andranno ad aggiungersi alle 20 aziende versiliesi localizzate in prevalenza tra Camaiore, Massarosa, Stazzema e Seravezza che da anni vendono i loro prodotti direttamente (in Provincia di Lucca sono un centinaio). “Stiamo lavorando – spiega Del Chiaro - per avere i primi due punti vendita esclusivi degli agricoltori anche in Versilia. Ne attiveremo, e questo è l’augurio, due entro l’anno. Obiettivo di fondo del progetto è quello di far aumentare – ha spiegato Del Chiaro - quei 17 centesimi che oggi finiscono nelle tasche degli agricoltori su un euro di spesa, senza gravare sulle tasche del consumatore.
Dall’altro i mercati permetteranno di ridurre la forbice dei prezzi che oggi aumentano in media quasi cinque volte nel passaggio da campo alla tavola”. Ma ci sono anche motivi di “sostenibilità” alla base del progetto: “I prodotti locali non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti – analizza ancora il responsabile della Versilia – con importante effetti sul piano ambientale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, tenuto conto che secondo un recente studio il cibo percorre 1.900 chilometri prima di giungere sulle tavole.
Il nostro piano permetterà nel breve periodo di raggiungere il 10% del totale del cibo consumato attraverso il prodotto locale a chilometri zero. Intendiamo promuovere al giusto prezzo i prodotti tradizionali dell'agricoltura e lavoreremo di concerto con le amministrazioni interessate – conclude Del Chiaro - per realizzare un progetto che coinvolge da vicino tutta la comunità”.
Andrea Berti