Firenze- Meno preoccupazione quest'anno per possibili spiacevoli conseguenze derivanti dall'incontro con la processionaria del pino. La tendenza per il 2009 è verso una generale diminuzione degli attacchi, anche se in alcune aree di limitata estensione è stata osservata una presenza non trascurabile di nidi, tale comunque da non costituire un problema per la vegetazione forestale; è il risultato dei rilievi effettuati in un centinaio di aree campione distribuite su tutto il territorio regionale, nelle quali si riscontra una sensibile riduzione del numero dei nidi.
Regione e Arsia (l'agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura) operano un costante monitoraggio sulla distribuzione e sulla crescita delle popola zioni di questo e di altri organismi patogeni in ambito forestale.
I bruchi della processionaria del pino, al pari di quelli di altri lepidotteri, sono muniti di sottili aculei irritanti che, in soggetti particolarmente sensibili, possono provocare irritazioni anche gravi. In coincidenza del progressivo aumento della temperatura diurna le larve della processionaria del pino abbandonano i nidi costruiti nell’intreccio dei rami dei pini, scendono lungo i tronchi muovendosi in lunghe file e, una volta raggiunto il terreno, si interrano per completare la metamorfosi in insetto adulto.
L’incontro con la processionaria del pino è possibile, oltre che durante una passeggiata in bosco, anche in ambito cittadino, vista la diffusa presenza di pini nei giardini e nelle aree a verde pubblico. Al fine di evitare i potenziali rischi legati al contatto con queste larve urticanti è opportuno che i cittadini si attengano a poche e semplici norme: non sostare sott o o in prossimità delle piante attaccate, riconoscibili dai nidi biancastri alle estremità dei rami, e non tentare di distruggere i nidi o raccogliere le larve con mezzi improvvisati quali scope, rastrelli, aspiratori.
