“Agnello massese in tavola per Pasqua”: è l’iniziativa promossa dal Comitato di valorizzazione per la produzione della pecora di razza massese in collaborazione con Coldiretti e l’Apa, l’associazione provinciale degli allevatori, per il periodo pasquale. Stop alle carni di agnello straniere nelle tavole degli apuani e lunigianesi sbarcate in prevalenza dalla Nuova Zelanda e dalla Francia, costrette a percorrere migliaia di chilometri prima di arrivare nel piatto. Scegliete e acquistate l’agnello massese.
Perché? Prima di tutto: è allevato in Provincia e le sue carni da latte sono quindi, a “km zero” con effetti sull’ambiente, positivi naturalmente, e sul portafogli (minori spostamenti significa minor produzione di CO2, minori intermediazioni minori costi). E’ decisamente più buona (viene macellato giovanissimo, intorno ai 40 giorni). E contribuisce a preservare e rilanciare un mestiere, come quello del pastore-allevatore, sempre più a rischio estinzione nonostante siano presenti solo nella nostra Provincia 5 mila capi di pecora massese e una ventina di allevatori (13 quelli che hanno aderito al consorzio).
Sono questi i leit motive che stanno alla base della prima campagna di sensibilizzazione al consumo di carni locali messa in campo dal Comitato nato poco più di un anno fa a Forno, paese in cui secondo antichi documenti la pecora massese, ha origine. Durante il periodo di Pasqua 9 punti vendita, tra macelli, ristoranti e agriturismo, della Provincia di Massa Carrara (8 in Lunigiana, 1 a Marina di Carrara), commercializzeranno attraverso la strategia della “vendita diretta” la dolce carne di agnello massese.
Sarà come acquistare la carne direttamente dall’allevatore. Riconoscere i “punti autorizzati” sarà facile. “All’esterno – spiega il Vice Presidente del Comitato, Guido Pardini – sarà apposto una locandina che indicherà la possibilità di acquistare e prenotare carne di agnello massese. In questo modo si eviterà di spacciare carne di agnello locale carne proveniente da chissà quale altra regione, e nazione. La carne degli allevatori iscritti dal Comitato è certificata e tracciata e garantisce standard qualitativi elevatissimi.
Ma prima di tutto è buonissima e adatta ai bambini perché si tratta di agnelli alimentati con latte materno che danno come risultato una carne rosa molto morbida e saporita”.
L’iniziativa, la prima di questo genere in Provincia di Massa Carrara, punta da un lato a promuovere le carni locali, e dall’altro a sostenere mestieri a rischio come quello dell’allevatore. L’obiettivo finale si chiama macello comune, una sorta di negozio consortile, dove gli allevatori apuo-lunigianesi potranno convogliare le loro carni.
E non è detto che sia solo carne di agnello. Ci sarà posto anche per la carne suine e bovina. Da alcuni anni se ne sta parlando e i tempi sembrano finalmente maturi. “Anche nel futuro della filiera zootecnica c’è la vendita diretta. La soluzione è quella di un farmer market in Lunigiana per la carne - svela Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – gestito direttamente, come accade nel caso dei mercati di ortaggi e frutta, dagli allevatori, e da chi lo rifornisce materialmente.
In questo modo si crea un canale commerciale privilegiato per chi alleva e un punto privilegiato per chi acquista che avrà la garanzia di trovare prodotti di qualità eccellente a prezzi giusti e non gravati da intermediazioni, confezioni e costi aggiuntivi. Tra le soluzioni al vaglio quella di confezionare pacchi formato famiglia che contengono diverse parti dell’agnello come costolette, spalla e cosce. Alla fine si venderà al dettaglio ma si pagherà all’ingrosso”. Ecco i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa: “Agnello massese in tavola per Pasqua”: Macelleria “Pedrini Massimo” – Casola; Macelleria “Fumanti Ottaviano” – Gragnola; Macelleria “Baracchini Paolo” – Ortonovo; Macelleria “Canarini Giuseppe” – Marina di Carrara; Macelleria “Rolandelli Fabio” – Romito Magra; Ristorante “Venelia” – Monti di Licciana; agriturismo “Montagna Verde” – Località Apella in Licciana Nardi; Ristorante “Appennino Montelungo” – Pontremoli; Trattoria “Luciani Dino” – Pontremoli.
LA SCHEDA DELL’AGNELLO MASSESE
Per “Agnello da Latte di razza massese” si intende l’animale nato e cresciuto nelle aziende della provincia di Massa Carrara che allevano ovini di razza Massese.
La carne “Agnello da Latte di razza massese” deve essere ottenuta da soggetti di pura razza Massese, iscritti al Libro Genealogico, di età compresa tra i 20 ed i 40 giorni con un peso vivo alla macellazione compreso tra gli 8 e i 15 Kg. L’allevamento della pecora è di tipo brado (solo pascolo) o semibrado (parziale integrazione alla stalla), ma tale integrazione è costituita da cereali e non supera il 50% della razione. L’unico alimento dell’agnello è il latte materno. Non sono ammessi mangimi industriali ed insilati; i cereali somministrati sono ogm-free e provengono da zone limitrofe ben identificate.
Gli agnelli non seguono le madri al pascolo, ma rimangono in stalla in gruppo e in ambienti ben areati ed illuminati.
Caratteristiche della carne
- Peso della carcassa Kg 5 – 10;
- Colore della carne: rosa chiaro;
- Consistenza delle masse muscolari: solida (assenza di sierosità);
- Colore del grasso: bianco;
- Tenore del grasso: moderatamente coperta la superficie esterna della carcassa (2 – 3 class. UE);
- Consistenza del grasso: solido a rilevamento fatto sulla massa adiposa sovrastante l’attacco della coda ed a temperatura 18 – 20°C.
Andrea Berti